OccultoRock

Oggi ci dedichiamo al rock occulto, che non significa nascosto ma che va a braccetto con l'esoterismo, la magia et similia. Figlio dei tardi anni sessanta (Coven, Black Widow) ha trascorso qualche decennio nascondendosi (o dovrei dire occultandosi?) in qualche anfratto per poi risorgere a nuova vita. Volendo fare i pignoli potremmo dire che, nel bene o nel male, il rock, specialmente quello pesante, ha sempre fatto comunella con l'occulto. O mi confondo con l'horror? :-) Comunque sia, sembra proprio che i rituali magici messi in musica e farciti con immagini in stile b movie stiano tornando di moda. Personalmente, li trovo affascinanti
Basta una ricerchina su Google e troverete di che sbizzarrire le vostre velleità magicke.
Intanto vogliate gradire questa piccola entrée.

Iniziamo con gli Year Of The Goat  e la loro Spirits of Fire. Sono tra i miei preferiti anche perché mi ricordano i mai troppo amati Blue Oyster Cult.
 

A seguire i bravissimi Blood Ceremony che ci danno un assaggio di quello che sarà il nuovo album The Eldritch Dark di cui se ne parla già un gran bene e che uscirà alla fine del mese. Vedremo se riusciranno a superare il già ottimo Living With The Ancients del 2011. La sottostante Goodbye Gemini promette davvero bene.

 
Ci allontianiamo dalle atmosfere JethroTulliane ma non ci discostiamo dai Black Sabbath. Gli Orchid con questa Wizard Of War sembra che abbiano clonato tutto. Look, songwriting, testi e pure il video sembrano arrivare direttamente dalla Birmingham degli anni 70. Però lo fanno bene e a noi piacciono.

 
Learning On a Bear è il primo singolo della nuova promessa: i Purson. Nome impegnativo per la band londinese che ha da poco pubblicato The Circle & The Blue Door sotto Rise Above, sinonimo sempre di grande qualità. Ditemi voi se non sembrano un pastiche tra Uriah Heep e Atomic Rooster con venature acide.


I Devil, nel 2011 con il debutto Time To Repent fecero, quello che in gergo "tecnico" si chiama botto. Adesso ci riprovano con Gather The Sinners che, dicono loro, abbandona le atmosfere e la pesantezza doom dell'esordio per un più classico heavy metal. Sarà anche vero, ma la sottostante Southern Sun, che è un gran bel pezzo, sembra smentire in parte le dichiarazioni del gruppo norvegese.


Sugli Uncle Acid and The Deadbeats non spendo una parola. Se non li conoscete correte subito a recuperare Blood Lust che una roba di doom, rock, beat (sì anche quello) e acido che non si sentiva dai bei tempi che furono. Mind Control è il disco nuovo. E questa bella mela avvelenata è tutta per voi.


Chiudiamo in bellezza (!) con la sacerdotessa del rock occulto. Jex Thoth presenta un nuovo brano: Keep Your Weeds. Rimaniamo senza parole in muta ammirazione.

Commenti

  1. Ho una certa allergia per quasi tutti questi gruppi, salvo solo gli Uncle Acid e Year of Goat/Purson ancora non li ho ascoltati ma è solo una questione di gusti personali..
    Nella carrellata avrei messo anche i Sabbath Assembly il cui ultimo disco Ye Are Gods spesso sembra una vera e propria messa nera :)

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  2. Io vado a momenti, a stati d'animo. E' un periodo in cui queste cose m'intrippano e non poco. Poi magari a breve non li sopporto più e mi butto sullo sludge più oltranzista ;-)
    Hai ragione ho dimenticato i Sabbath che, a questo punto, ritengo meritino un post ad hoc.

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  3. anche io sono molto lunatico ma cerco di mantenere una base di ascolti classici vecchi e nuovi per non sbarellare troppo con gli estremismi.
    Ho dato un ascolto veloce anche a quello dei Purson e non mi sembra male

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  4. Invece io tendo ad estremizzare un po' troppo. L'altro giorno ho beccato i Weed Priest che fanno un doom canonico ma un po' psichedelico e adesso ci sono solo più loro. Tra qualche giorno magari mi prende il trip trash e mi butto sui Gama Bomb.... Verò è anche che ci sono i classici che rimangono sempre un riferimento. Un po' come tornare a casa dopo aver fatto un viaggetto. I Purson non riescono a prendermi più di tanto, preferisco gli Year of the Goat

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