Danilo Arona: Bad Visions

Piano Orizzontale. Luogo dove l’Oscura Energia tramuta la realtà immaginata in realtà vera, dove un demoniaco spaventapasseri prende vita, dove il mostruoso dee-jay Mix-Master Soul celebra un rave immondo e morale. E oltre il Piano Orizzontale, tra realtà e incubo, quale tetro legame intercorre fra il racconto “Giro di vite” e una micidiale droga chiamata Blue Siren?


Con questa uscita Epix, la costola di Urania dedicata all'horror e al fantasy, si consolida come collana di rara qualità nel triste panorama editoriale dedicato alla letteratura di genere. Ad alzare ulteriormente il livello ci pensa un Danilo Arona in forma smagliante. Due solide storie di fantasmi costruite sulle fondamenta dell'ormai caratteristico tòpos "Aroniano", ovvero Melissa.
(Per chi volesse approfondire e ne vale veramente la pena, consiglio le ormai mitiche Cronache di Bassavilla che il nostro scrisse qualche tempo fa su CarmillaOnLine).
Una presenza che si fa sentire nelle opere dello scrittore piemontese anche quando non è esplicitamente citata e ormai assurta a vera "dea scesa dalla macchina".
Delle due storie presentate: La Stazione del Dio del Suono e Blue Siren la prima é sicuramente più d'impatto grazie anche al ritmo narrativo e a un finale a sorpresa non troppo "telefonato". Ma è Blue Siren che regala i brividi migliori. Brividi figli della miglior tradizione delle storie di fantasmi d'oltremanica. Ed è proprio da un capolavoro come Il Giro di Vite di Henry James che Arona preleva i suoi spettri e li scatena nel mondo odierno. 

Un azzardo che gli riesce benissimo.

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