Dylan Dog 296: La Seconda Occasione

Dopo aver trovato la propria fidanzata uccisa e aver inseguito il suo assassino, Dylan, in un impeto di rabbia, commette una vana vendetta che non gli restituisce il perduto amore, ma che danna per sempre la sua anima. Caduto nella più nera disperazione, l’inquilino di Craven Road accetta di stringere un terribile patto per porre rimedio a tanto orrore. Ma il destino lo attende per giocargli un tragico scherzo...





Mi arrendo. E' l'ultima volta che commento un albo sceneggiato dalla Barbato. Non so come, non so perché ma è brava. E' brava (tutto merito suo?) a farsi passare per quello che non è: una scrittrice di talento. Riuscirebbe a vendere la sabbia ai Tuareg. Tanto di cappello. Le cinque stelle sono tutte per lei (per l'albo in questione una stella sarebbe pure troppo). Ho sempre pensato che i paradossi temporali siano un'arma a doppio taglio, da un lato facilitano la vita degli sceneggiatori, dall'altro incasinano quella dei lettori. Marvel docet. In questo caso il paradosso serve anche come escamotage per resuscitare un vecchio nemico di Dylan. Missione compiuta.
P.S. Alcune tavole di questo albo sono davvero orrende!


Dylan Dog 296: La Seconda Occasione
Soggetto e sceneggiatura: Paola Barbato
Disegni: Giampiero Casertano
Copertina: Angelo Stano

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