Il Mistero della Pagina 177 e delle Sue 31 Sorelle.
Insieme ai liquidi, il caldo fa evaporare anche i pensieri. La sublimazione è improvvisa, il pensiero nasce, si plasma fino a prendere una forma di senso compiuto e poi, proprio quando si sta per consolidare, improvvisamente svanisce. Dicono che l’estate e il caldo siano belli. Forse lo sono ma a me non piacciono. O forse dovrei dire che l’estate un tempo mi piaceva, indovinate quando, e ora non più. Sopportavo il calore meglio di adesso. Lo so, sto invecchiando, ma oltre al fattore anagrafico sembra che anche il caldo sia diverso da quello di un tempo, è più umido e il sole sembra più aggressivo. Bene, concludo questo prologo con un bel: non c’è più la mezza stagione farcito con un si stava meglio quando si stava peggio.
Trattasi di una mera, banale e spudorata scusa per giustificare la latitanza sul blog. Va bene essere slow ma postare una volta a stagione forse è un po’ esagerato e sicuramente non bello. A mia discolpa, oltre all'atavica pigrizia, concorre la calura che impedisce il nascere di qualsiasi velleità intellettiva.
Anche leggere diventa difficile. Qualche pagina, la sera in terrazza prima dell’imbrunire quando qualche refolo di vento riesce ad alleviare l’afa. In questo frangente sto recuperando quei classici che, per un motivo o per l’altro, non ho mai letto. Gli ultimi sono stati La Ciociara di Moravia e Una Vita Violenta di Pasolini. Al momento sono sulle pagine di Viaggio Al Termine Della Notte di Céline. Ho anche iniziato Kim di Rudyard Kipling. Ma non l’ho finito. Non perché lo trovassi ostico oppure non mi piacesse. Non mi faceva impazzire ma tutto sommato la lettura era piacevole.
E' successa una cosa strana.
Una cosa che non mi era mai capitata e che mi ha seccato non poco.
Il libro è fallato.
Si tratta di un cartaceo. Un classico carta uso mano con grammatura 80/90, barricato un decennio in una libreria di noce massiccio. Un’esplosione olfattiva senza epigoni. La noce che ha contaminato in modo benevolo le pagine è corposa ma non sovrasta gli effluvi di cellulosa che sono ancora consistenti e ne hanno sicuramente giovato. L’inchiostro, dal canto suo, pur essendo una normale vernice stradebolissima con viscosità a 25°C 6,27 poise asciugato per evaporazione, ha mantenuto negli anni la sua naturale luminosità.
Un piccolo gioiello da annusare nelle occasioni importanti.
E tra una sniffata e l’altra, impossibile resistere, inebriato dai suoi profumi mi sollazzavo con le avventure del giovane Kim.
Fino a pagina 176.
Perché voltato pagina, si è consumata la tragedia. Mi sono ritrovato a leggere dei passi che avevo già letto. Possibile che Kipling avesse fatto del mero copia/incolla per allungare il brodo? Improbabile, perché non solo le frasi erano identiche a quelle lette una manciata di pagine prima, ma Kim era addirittura ritornato indietro nel tempo. Rifaceva e diceva le stesse cose. Certo! Perché stavo rileggendo per la seconda volta quella maledetta manciata di pagine!
Da pagina 176 si ritornava misteriosamente a pagina 97 e si proseguiva per le altre successive 31 per poi riprendere a pagina 209.
Dov'era finita la pagina 177? E con lei, dov'erano finite le altre 31 che avrebbero dovuto seguirla?
Il libro era sbagliato. Probabilmente un tipografo innamorato o incazzato col capo perché non gli aveva concesso ferie o un aumento, aveva sostituito le pagine dalla 177 alla 208 con pagine già inserite, dalla 98 alla 128.
Ah sì, non posso andare in ferie? La mia vendetta calerà inesorabile sul lettore che oserà acquistare questo libro, ah ah ah!
Un errore può sempre capitare.
Ma se avessi realizzato la situazione in una circostanza normale, non solo non ne avrei fatto una tragedia, ma avrei anche trovato il lato positivo della cosa anche se ormai non avrei più potuto riportarlo indietro e cambiarlo, dal momento che è passato troppo tempo. Perché proprio questo tempo di stagionatura che ha donato colori e odori particolari, unito a questo errore tipografico, ne fanno un modello unico dal valore che non oso quantificare e che prossimamente metterò all’asta su Ebay.
Purtroppo il contesto in cui si è realizzata la quanto mai bizzarra scoperta era del tutto particolare. Mi trovavo in trasferta con un lunga, lunghissima giornata da trascorrere a fare cosa? Ad aspettare. E cosa c’è di meglio di un buon libro quando hai tante ore a disposizione? Un’altra cosa ci sarebbe, ma bisogna essere almeno in due e possibilmente in un luogo non affollato, quindi un libro in questo frangente è un vero toccasana. Specialmente se l’attesa si consuma in una piscina coperta, nel mese di giugno. Uno dei più caldi che la storia dell’umanità ricordi.
Se in questo ecosistema con temperatura di 40 gradi e umidità al 90 percento, ti ritrovi seduto in mezzo a una tizia che parla in continuazione con te, con il suo vicino, al telefono e anche da sola e un signore molto gentile ma con dei seri problemi alle ghiandole sudoripare eccrine, dire che il libro che ti sei portato è un salvagente è come dire che Shangri-La è un posto carino e tranquillo.
Capirete anche voi che in una simile circostanza, scoprire che il tuo salvagente è bucato o che a Shangri-La c’è più traffico della tratta Bologna Borgo Panigale - San Lazzaro durante la prima settimana di agosto, diventa un evento funesto che, non solo fa scendere di un gradino il lato positivo della cosa (soldi facili su ebay), ma ti dona quel tocco nichilista che un ipotetico scontro dialettico farebbe correre Nietzsche ad acchiappar farfalle nei prati canticchiando Over The Rainbow.
Se fosse stato un libro digitale l’avrebbero sicuramente sistemato nel giro di qualche giorno, si sarebbe aggiornato in automatico e molto probabilmente non me ne sarei accorto.
Sicuramente avrei trascorso una giornata meno infernale.
E’ vero, trattasi di una sterile speculazione indotta dal delirio in cui versavo in quegli attimi e va presa per quello che è, ça va sans dire.
Però…
Intanto Kim non l’ho finito e sono passato a Celine. Ma lo recupererò dalla Biblioteca Civica, anche perché odio iniziare una cosa e non portarla a termine. Specialmente i libri.
Alla fine, sapete una cosa? Gli Ebook sono pratici, economici, comodi e virtualmente esenti da difetti in quanto in continuo aggiornamento.
Ma…
…ma non potranno mai avere quel profumo nocciolato corposo.
Fatevene una ragione.
Trattasi di una mera, banale e spudorata scusa per giustificare la latitanza sul blog. Va bene essere slow ma postare una volta a stagione forse è un po’ esagerato e sicuramente non bello. A mia discolpa, oltre all'atavica pigrizia, concorre la calura che impedisce il nascere di qualsiasi velleità intellettiva.
Anche leggere diventa difficile. Qualche pagina, la sera in terrazza prima dell’imbrunire quando qualche refolo di vento riesce ad alleviare l’afa. In questo frangente sto recuperando quei classici che, per un motivo o per l’altro, non ho mai letto. Gli ultimi sono stati La Ciociara di Moravia e Una Vita Violenta di Pasolini. Al momento sono sulle pagine di Viaggio Al Termine Della Notte di Céline. Ho anche iniziato Kim di Rudyard Kipling. Ma non l’ho finito. Non perché lo trovassi ostico oppure non mi piacesse. Non mi faceva impazzire ma tutto sommato la lettura era piacevole.
E' successa una cosa strana.
Una cosa che non mi era mai capitata e che mi ha seccato non poco.
Il libro è fallato.
Si tratta di un cartaceo. Un classico carta uso mano con grammatura 80/90, barricato un decennio in una libreria di noce massiccio. Un’esplosione olfattiva senza epigoni. La noce che ha contaminato in modo benevolo le pagine è corposa ma non sovrasta gli effluvi di cellulosa che sono ancora consistenti e ne hanno sicuramente giovato. L’inchiostro, dal canto suo, pur essendo una normale vernice stradebolissima con viscosità a 25°C 6,27 poise asciugato per evaporazione, ha mantenuto negli anni la sua naturale luminosità.
Un piccolo gioiello da annusare nelle occasioni importanti.
E tra una sniffata e l’altra, impossibile resistere, inebriato dai suoi profumi mi sollazzavo con le avventure del giovane Kim.
Fino a pagina 176.
Perché voltato pagina, si è consumata la tragedia. Mi sono ritrovato a leggere dei passi che avevo già letto. Possibile che Kipling avesse fatto del mero copia/incolla per allungare il brodo? Improbabile, perché non solo le frasi erano identiche a quelle lette una manciata di pagine prima, ma Kim era addirittura ritornato indietro nel tempo. Rifaceva e diceva le stesse cose. Certo! Perché stavo rileggendo per la seconda volta quella maledetta manciata di pagine!
Da pagina 176 si ritornava misteriosamente a pagina 97 e si proseguiva per le altre successive 31 per poi riprendere a pagina 209.
Dov'era finita la pagina 177? E con lei, dov'erano finite le altre 31 che avrebbero dovuto seguirla?
Il libro era sbagliato. Probabilmente un tipografo innamorato o incazzato col capo perché non gli aveva concesso ferie o un aumento, aveva sostituito le pagine dalla 177 alla 208 con pagine già inserite, dalla 98 alla 128.
Ah sì, non posso andare in ferie? La mia vendetta calerà inesorabile sul lettore che oserà acquistare questo libro, ah ah ah!
Un errore può sempre capitare.
Ma se avessi realizzato la situazione in una circostanza normale, non solo non ne avrei fatto una tragedia, ma avrei anche trovato il lato positivo della cosa anche se ormai non avrei più potuto riportarlo indietro e cambiarlo, dal momento che è passato troppo tempo. Perché proprio questo tempo di stagionatura che ha donato colori e odori particolari, unito a questo errore tipografico, ne fanno un modello unico dal valore che non oso quantificare e che prossimamente metterò all’asta su Ebay.
Se in questo ecosistema con temperatura di 40 gradi e umidità al 90 percento, ti ritrovi seduto in mezzo a una tizia che parla in continuazione con te, con il suo vicino, al telefono e anche da sola e un signore molto gentile ma con dei seri problemi alle ghiandole sudoripare eccrine, dire che il libro che ti sei portato è un salvagente è come dire che Shangri-La è un posto carino e tranquillo.
Capirete anche voi che in una simile circostanza, scoprire che il tuo salvagente è bucato o che a Shangri-La c’è più traffico della tratta Bologna Borgo Panigale - San Lazzaro durante la prima settimana di agosto, diventa un evento funesto che, non solo fa scendere di un gradino il lato positivo della cosa (soldi facili su ebay), ma ti dona quel tocco nichilista che un ipotetico scontro dialettico farebbe correre Nietzsche ad acchiappar farfalle nei prati canticchiando Over The Rainbow.
Se fosse stato un libro digitale l’avrebbero sicuramente sistemato nel giro di qualche giorno, si sarebbe aggiornato in automatico e molto probabilmente non me ne sarei accorto.
Sicuramente avrei trascorso una giornata meno infernale.
E’ vero, trattasi di una sterile speculazione indotta dal delirio in cui versavo in quegli attimi e va presa per quello che è, ça va sans dire.
Però…
Intanto Kim non l’ho finito e sono passato a Celine. Ma lo recupererò dalla Biblioteca Civica, anche perché odio iniziare una cosa e non portarla a termine. Specialmente i libri.
Alla fine, sapete una cosa? Gli Ebook sono pratici, economici, comodi e virtualmente esenti da difetti in quanto in continuo aggiornamento.
Ma…
…ma non potranno mai avere quel profumo nocciolato corposo.
Fatevene una ragione.
Le avventure di un lettore viaggiatore... "Il capitolo perduto".
RispondiEliminaCiao Diego,
RispondiEliminaMA NON POTRANNO MAI AVERE QUEL PROFUMO NOCCIOLATO CORPOSO! Pienamente d'accordo!
Nemmeno il quel peso, quel fruscio, quella merravigliosa sensazione del girare la pagina....
Per il resto, bella disavventura! E che giramento :)
Bellissimo Celine, corposo, notevolmente corposo. Forse non è proprio un classico estivo però ahhahahah
A me era successo con Clarissa. Di tre volumi in cofanetto uno aveva una trentina/quarantina di pagine stampate a salti.. tre parole sì e due no.
Però per mia fortuna lo avevo comprato da poco e il libraio lo aveva ripreso e consegnato alla casa editrice.
Chiedi comunque la sostituzione, anche se passa molto tempo dall'acquisto di solito non fanno problemi! Tanto le copie fallate vanno al macero.
RispondiEliminaA me è successo più di una volta di avere pagine bianche o salti XD
Comunque... io ormai preferisco leggere in digitale, per un sacco di motivi, anche se ho i miei nocciolati corposi! :D
Siccome Blogger fa il birichino e non mi lascia rispondere a ogni singolo commento,sono costretto a dare risposte cumulative. Abbiate pietà. :-)
RispondiElimina@Massimiliano: e anche la "pazienza perduta" direi. ;-)
@Pat:Leggere Céline con questo caldo è un'esperienza quasi mistica. Per il resto, il mio post era leggermente ironico poiché io non do molto peso all'esperienza tattile e olfattiva. Per me ciò che conta sono le parole e non il media. Quindi il Kindle è diventato per me fondamentale, sia per motivi di comodità (giro molto e avere con me l'intera biblioteca è una ficata) ma soprattutto di spazio (in casa non ho più posto per altri libri, ne ho dappertutto) ed economici (il risparmio è notevole e mi permette di acquistare e leggere molte più cose). Detto questo devo dire che anche io ho le mie fisime feticiste. I libri che parlano di musica devo averli assolutamente cartacei, idem per i saggi inerenti le streghe (mia altra grande passione). Però, trovo 'sta storia del profumo della carta un po' ridicola, anche perché la carta puzza, non profuma! :-)
@Glò:Era uno di quei classici che compravi insieme al Corriere Della Sera in Edicola (altro che tomo pregiato:-)) mi sa che è un po' uno sbattimento la sostituzione... Fosse di una normale CE forse non farebbero problemi, boh.
Anch'io leggo prevalentemente su pixel ma (vedi risposta a Pat) ho le mie turbe.
Il "nocciolato corposo" rules!!!!
@tutti: si capisce che è un post ironico e devo aspettarmi minacce dai talebani di entrambe le fazioni? :-)
Mai scherzare coi lettori, caro Diego! XD
EliminaNaaaaaaaaaaaaaa! La carta non puzza! Solo quella del gorgonzola ahhahaahhahaa
EliminaNon avevo capito che scherzavi sob sob... l'afa!
Ciaoooo :)
Pensavo che fosse un post del tutto serio, confesso.
RispondiEliminaPosso dirti però che una volta ho vissuto un'esperienza anche peggiore. Mi ero diretto alla casa editrice Nerbini di Firenze per acquistare il volume extra-luxe che rilegava 14 fascicoli a colori extra-luxe della serie dei fumetti di Flash Gordon. Acquisto il volume a costo ridotto ma pur sempre alto, torno a casa e mi accorgo che la rilegatura è sbagliata e che il fascicolo 14 è diventato il penultimo e il 13 l'ultimo. Riattraverso quindi la città per effettuare il cambio... e cosa succede? Succede che io e la responsabile della casa editrice ci mettiamo a sfogliare un volume dopo l'altro e alla fine scopriamo che l'intera tiratura extra-luxe era stata rilegata in quel modo! Roba da tregenda, insomma.
Io tempo fai trovai pagine stampate verso l'alto... nel senso che il testo a un certo punto, invece che andare da sinistra a destra, prendeva una certa angolatura finendo quasi a 90 gradi. Per un paio di pagine. Uno spettacolo :)
RispondiEliminaL'odore di libri vecchi è fantastico comunque. Ecco, ho quello di Celine in coda assieme ad altri tre. Mi sa che devo proprio riprendermi, sto periodo ho letto saggi e basta...
CervelloBacato
Posso dirlo? Dai, lo dico.
RispondiEliminaL’inchiostro, dal canto suo, pur essendo una normale vernice stradebolissima con viscosità a 25°C 6,27 poise asciugato per evaporazione, ha mantenuto negli anni la sua naturale luminosità.
Un piccolo gioiello da annusare nelle occasioni importanti.
Mi sono dovuto fermare per asciugare i lacrimoni, e penso anche che i vicini mi abbiano preso per pazzo tante le risate :D
Qualche tempo fa ho acquistato un libro, cartaceo, di un noto autore della scuderia di una nota CE. Ho prima cercato informazioni in giro scoprendo che la stessa sorpresa che ho avuto con il cartaceo, l'hanno avuta anche con il digitale: errata numerazione o mancanza di un capitolo. Visto che il mezzo c'è, l'ho sfruttato scrivendo direttamente all'autore (che pareva disponibile sulla sua pagina), ovviamente in privato. Ancora oggi nessuna risposta. Potrei provare con la CE (avevo paventato l'idea all'autore stesso), ma sinceramente ci ho rinunciato. Il libro non l'ho letto, era l'ultimo di una trilogia e lo aspettavo prima di iniziare. Risultato? Non ho iniziato la lettura, lo farò quando ne avrò veramente voglia e quasi sicuramente sarà l'ultimo libro dell'autore in questione che comprerò. Eccessivo? Forse, ma, per usare una massima che va tanto sulla rete "severo, ma giusto", a mio parere.
Un'altra cosa che ho notato tempo fa è quella strana frastagliatura dei bordi delle pagine di alcuni libri, pare sia utile per uno sfogliare ottimizzato XD
Buon recupero della parte mancante e buona fine lettura :D
@Ivano: il post è semiserio poiché ho preso disguido, accaduto realmente e nelle modalità descritte, per prendere un po' in giro i talebani della carta, quelli che non prenderanno mai un E-reader perché non c'è il contatto con l'oggetto libro e soprattutto non si sente l'odore della carta. Sinceramente non capisco questo feticismo dato che do molto più peso al contenuto che all'oggetto in sé.
RispondiEliminaMa poi l'hanno ristampato il Flash Gordon?
Non mi risulta. Non molto tempo dopo la Nerbini è fallita... e non c'è da sorprendersene.
Elimina@Cervello: almeno hai potuto continuare la lettura anche se con un poì di contorsioni ;-)
RispondiEliminaNon contesto il fascino dell'oggetto libro, anche a me piace il contatto e l'odore soprattutto dei vecchi tomi, ma contesto l'estremismo di chi rifiuta a priori un nuovo medium.
Céline spakka di brutto. :-)
@PiGreco: Grazie, ho improvvisato un atteggiamento da biblio-sommellier. Potrebbe essere una nuova figura professionale, tu vai in libreria e arriva il tipo tutto impettito che ti consiglia un Guerra e Pace invecchiato in libreria di Ciliegio stampato su carta marcata che è noto, trattiene molto bene il profumo dell'inchiostro. :-)
RispondiEliminaSecondo me hai fatto bene. Posso capire una ristampa, onerosa in termini di tempi e costi, ma addirittura non correggere il digitale mi sembra davvero irrispettoso nei confronti di un cliente, perché in fondo siamo quello. Acquistiamo un prodotto e quindi, almeno nella forma, non deve avere difetti. Di solito un prodotto difettato viene sostituito con uno a posto. Io avrei scritto anche alla CE, forse sarebbero stati più ricettivi dell'autore. D'altronde è anche nel loro interesse.
Il biblio-sommellier è fantastico :D
EliminaNon è tanto l'indifferenza dell'autore (posto il fatto che non si sia proprio accorto del messaggio privato, cosa di cui dubito fortemente), ma il non aver scoperto l'arcano che mi urta :D Certo potrei chiedere alla CE, potrei rivalutare la cosa e fare quest'altro tentativo, ve lo farò sapere :D