Giorgio Borroni: Satyros.
I ricordi, che erano un veleno in circolo nelle sue vene, gli gonfiarono il cuore fino a farglielo scoppiare.
In quel preciso istante la campana della chiesa suonò a morto. Bastiano sentì il sangue gelarglisi a poco a poco, rintocco dopo rintocco ebbe persino l’impressione che rallentasse il flusso, coagulandosi nelle vene. Una voce nella sua testa gli urlò di andare via da lì, di infilarsi nel bar e ordinare qualsiasi cosa pur di evitare quei due, ma quando si mosse gli parve di essere stato preso a bastonate alle gambe.
Dopo la novelette Zombie Mutation che mi ha fatto scoprire il talento di Giorgio Borroni come narratore horror, ho pensato di rimediare anche questo suo lungo racconto dall'evocativo titolo di Satyros.
Lascio perdere qualsiasi tipo d'indugio e dico subito che si è trattata di un'altra scelta azzeccata. Le impressioni avute da Zombie Mutation, non solo sono state confermate, ma addirittura rafforzate. Burroni dimostra di essere un autore di razza e consapevole del mezzo che ha a sua disposizione. Oltre alla notevole capacità di scrittura, sempre scorrevole e diretta ma senza essere banale, ha come importante alleato l'originalità. Non è facile trovare qualcosa di nuovo, quando ormai nella letteratura di genere si è parlato praticamente di quasi tutto lo scibile umano. Nell'horror (come anche nella musica), quando ormai tutto è già stato inventato, che cosa possono ancora fare gli autori? Ripetere pedissequamente quello che altri prima di loro hanno già fatto? Riproporre l'ennesima storia di possessione? Oppure prenderla e manipolarla, miscelandola con altri generi, in maniera da renderla se non del tutto originale almeno portatrice di un po' d'aria fresca? Ebbene forse questa è la soluzione al dilemma su cui si arrovellano le menti stanche della solita minestra e di questo nuovo revival delle annate d'oro del genere che, se anche fatto bene, denota una certa pigrizia nel cercare nuove vie. Sempre che nuove strade ci siano ancora, magari non inesplorate ma almeno non molto battute.
Giorgio Borroni ci prova con Satyros e pur senza far scomodare i miracoli, ci presenta una storia ben confezionata, scritta come si deve e che riesce a tenere incollato il lettore dalla prima all'ultima pagina. Soprattutto una storia che non sa di stantio. E quando arrivi alla fine dicendo ne voglio ancora è sintomo che l'autore ha fatto molto bene il suo lavoro.
Satyros
Scritto da Giorgio Borroni
Pubblicato da: ESCrivere
Formato: EBook
Pagine: 89
Prezzo: Gratuito
Reperibile su Amazon
L'autore
In quel preciso istante la campana della chiesa suonò a morto. Bastiano sentì il sangue gelarglisi a poco a poco, rintocco dopo rintocco ebbe persino l’impressione che rallentasse il flusso, coagulandosi nelle vene. Una voce nella sua testa gli urlò di andare via da lì, di infilarsi nel bar e ordinare qualsiasi cosa pur di evitare quei due, ma quando si mosse gli parve di essere stato preso a bastonate alle gambe.
Dopo la novelette Zombie Mutation che mi ha fatto scoprire il talento di Giorgio Borroni come narratore horror, ho pensato di rimediare anche questo suo lungo racconto dall'evocativo titolo di Satyros.
Lascio perdere qualsiasi tipo d'indugio e dico subito che si è trattata di un'altra scelta azzeccata. Le impressioni avute da Zombie Mutation, non solo sono state confermate, ma addirittura rafforzate. Burroni dimostra di essere un autore di razza e consapevole del mezzo che ha a sua disposizione. Oltre alla notevole capacità di scrittura, sempre scorrevole e diretta ma senza essere banale, ha come importante alleato l'originalità. Non è facile trovare qualcosa di nuovo, quando ormai nella letteratura di genere si è parlato praticamente di quasi tutto lo scibile umano. Nell'horror (come anche nella musica), quando ormai tutto è già stato inventato, che cosa possono ancora fare gli autori? Ripetere pedissequamente quello che altri prima di loro hanno già fatto? Riproporre l'ennesima storia di possessione? Oppure prenderla e manipolarla, miscelandola con altri generi, in maniera da renderla se non del tutto originale almeno portatrice di un po' d'aria fresca? Ebbene forse questa è la soluzione al dilemma su cui si arrovellano le menti stanche della solita minestra e di questo nuovo revival delle annate d'oro del genere che, se anche fatto bene, denota una certa pigrizia nel cercare nuove vie. Sempre che nuove strade ci siano ancora, magari non inesplorate ma almeno non molto battute.
Giorgio Borroni ci prova con Satyros e pur senza far scomodare i miracoli, ci presenta una storia ben confezionata, scritta come si deve e che riesce a tenere incollato il lettore dalla prima all'ultima pagina. Soprattutto una storia che non sa di stantio. E quando arrivi alla fine dicendo ne voglio ancora è sintomo che l'autore ha fatto molto bene il suo lavoro.
Satyros
Scritto da Giorgio Borroni
Pubblicato da: ESCrivere
Formato: EBook
Pagine: 89
Prezzo: Gratuito
Reperibile su Amazon
L'autore
Giorgio
Borroni (1977), dopo la laurea in Lettere presso l’Università di Pisa e il
diploma in Fumetto conseguito presso la Scuola Internazionale di Comics di
Firenze, ha curato e tradotto le edizioni di Frankenstein di Mary Shelley per Feltrinelli e di Dracula di Bram Stoker per Barbera. Ha
inoltre tradotto La Lettera Scarlatta
di Hawthorne per Liberamente e Io morirò
domani, un thriller di Dawood Ali McCallum edito da Giunti. Sempre per
Liberamente ha pubblicato un manuale di Letteratura Italiana per studenti. Da
sempre appassionato di fumetti, ha collaborato con BD e J-pop per la traduzione
di graphic novel come Parker di
Darvyn Cooke, Body Bags di Jason
Pearson, Battlechasers di Joe
Madureira e della serie manga The legend
of Zelda, Warcraft, Starcraft. Come editor associato collabora con la
Cagliostro E-Press, casa editrice che pubblica fumetti a tema Weird, Horror e
fantascientifico. Come docente ha insegnato “traduzione del fumetto” in un
master universitario di II livello a Pisa, ha tenuto corsi di disegno e ha
insegnato materie letterarie ai bambini e ai detenuti del carcere di
Sollicciano. Due suoi racconti brevi figurano sulle antologie horror La serra trema volume 1 e 2. Dal 2015 a
oggi ha prodotto 4 audiolibri tratti da suoi racconti di varia durata in mp3,
con all'interpretazione dell'attore e doppiatore Edoardo Camponeschi (Midnight
Club, Orrore d’Autunno, Hello Darkness, Zombie Mutation). Come
illustratore realizza con tecnica digitale opere fantasy, horror e di
fantascienza che compaiono in numerose copertine di Anonima GDR webzine e
sul volume 1 della nuova edizione della antologia digitale Altrisogni,
edita da Dbooks. Una sua illustrazione compare nel manuale del gioco di ruolo
Charme. Di prossima pubblicazione un suo saggio che indaga sul rapporto tra la
follia dei guerrieri berserk del mondo norreno e il paladino Orlando del poema
di Ariosto.
(Le note biiografiche sono state fornite dall'autore)
Mi mancava questo libro, grazie per la segnalazione.
RispondiEliminaOttimo autore, lo raccomando caldamente.
EliminaPreso. E letto. Ottimo libro, geniale soprattutto nella parte finale. Grazie per l'input.
RispondiEliminaBene, mi fa molto piacere! Trovo che Borroni sia un autore molto valido e spero che trovi il risalto che merita.
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