Surviving Sanremo 2018. #3

Il Nazionalpopolare proprio non lo digerite? Ascoltando le nuove proposte invocate l'avvento dell'asteroide risolutore? La scalinata dell'Ariston vi provoca lo stesso effetto che ha su Fantozzi La Corazzata Potëmkin?
Non disperate. Per trascorrere indenni le serate sanremesi, Silverfish Imperetrix vi viene incontro proponendo degli ascolti musicali riparatori.
Perché la musica italiana abiura Sanremo ma incrocia le dita.

Latente: Monte Meru.
Non è un disco perfetto, Monte Meru. C'è qualche difetto che emerge qua e là e c'è una sorta d'ingenuità di fondo che potrebbe far storcere il naso a molti. Al netto di questo, trovo che sia un disco piacevole e fresco. Quella freschezza e quell'impetuosità che hanno i giovani e che quasi li costringe a correre senza fermarsi. Un'urgenza che non gli permette di smussare gli angoli e di levigare un manufatto che, alla fine, risulta essere ancora un po' grezzo. Ma forse hanno ragione loro. Perché fermarsi e guardare indietro? Quando si hanno voglia ed energia per correre, allora è giusto andare avanti senza voltarsi. Ci sarà tutto il tempo per guardarsi indietro, quando la nostalgia ci farà desiderare di tornare a correre, ma non avremo più la forza.

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