Greta Van Fleet: Portabandiera dei Nostri Tempi.
Direttamente dai Settanta La prima volta che ho sentito una canzone dei Greta Van Fleet (GVF, per comodità) ho pensato che avessero tirato fuori da un polveroso cassetto, un inedito dei Led Zeppelin. Una bella canzone, con un classico riff di Jimmy Page e un Robert Plant in gran spolvero. Solo che non erano i Led Zeppelin ma un gruppo d'imberbi americani. Impressionante, devo dire. La voce di Joshua Kiszka non assomiglia a quella di Plant: è identica! E suo fratello Jacob, smanetta sulla chitarra quasi come Page. Non mi stupirei venisse fuori che siano loro cloni. E' una cosa abbastanza inquietante. Detto questo, pur non mettendo in discussione la loro bravura, perché sono bravi, molto bravi, i Greta Van Fleet non stanno facendo del bene al rock. Stavo per scrivere che ne sono la rovina, ma forse è esagerato. Diciamo che mentre il Rock è rantolante a terra, loro se ne stanno a guardare e non fanno niente per aiutarlo. Prima di loro c'erano le cover band. In origi