Pillole Di Fumetto III: Dylan Dog Speciale n.24 Il Santuario
Su di un’isoletta, non distante dal luogo in cui Dylan Dog ha detto addio al suo vecchio amico Birdy, alcuni testimoni dichiarano di aver visto un misterioso “uomo uccello” alla guida di un esercito di volatili. Per l’Old Boy svelare la verità su questa storia è una questione personale che lo porterà nel mezzo di una sanguinosa guerra.
Quello che segue non è una recensione ma un appello: c'è la crisi, risparmiate 4 euro e 80 centesimi
Se nell'intimo nutrivo ancora dei piccoli dubbi sulla mia idiosincrasia nei confronti di Paola Barbato come sceneggiatrice/scrittrice, quest’albo li ha definitivamente fagocitati e fatti sparire. Storiella scialba che, a tratti, sconfina nell'involontariamente ridicolo come l'uccellino simile al Woodstock dei Peanuts nella tasca della giacca di Dylan, che prende fuoco e si trasforma in una fenice. Roba più adatta alla Pimpa che non all'indagatore dell'incubo; che alla Bonelli stiano cercando di abbassare il target di età dei lettori? Passi "l'omaggio" (chiamiamolo così) a Hitchcock, ormai DyD sembra sempre e solo "omaggiare" altri autori ma nulla può giustificare la pochezza dei dialoghi e della sceneggiatura. Incredibile come la Barbato riesca a rendere antipatico e sciapo perfino uno dei migliori comprimari di Dylan: quel Lord Wells che in epoche ormai remote riusciva ad alzare e non di poco le quotazioni delle storie. Ma il mistero più grande continua a essere un altro..... Indovinate quale?
Quello che segue non è una recensione ma un appello: c'è la crisi, risparmiate 4 euro e 80 centesimi
Se nell'intimo nutrivo ancora dei piccoli dubbi sulla mia idiosincrasia nei confronti di Paola Barbato come sceneggiatrice/scrittrice, quest’albo li ha definitivamente fagocitati e fatti sparire. Storiella scialba che, a tratti, sconfina nell'involontariamente ridicolo come l'uccellino simile al Woodstock dei Peanuts nella tasca della giacca di Dylan, che prende fuoco e si trasforma in una fenice. Roba più adatta alla Pimpa che non all'indagatore dell'incubo; che alla Bonelli stiano cercando di abbassare il target di età dei lettori? Passi "l'omaggio" (chiamiamolo così) a Hitchcock, ormai DyD sembra sempre e solo "omaggiare" altri autori ma nulla può giustificare la pochezza dei dialoghi e della sceneggiatura. Incredibile come la Barbato riesca a rendere antipatico e sciapo perfino uno dei migliori comprimari di Dylan: quel Lord Wells che in epoche ormai remote riusciva ad alzare e non di poco le quotazioni delle storie. Ma il mistero più grande continua a essere un altro..... Indovinate quale?
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