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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

Liebster Award 2017

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I sempre troppo generosi Glò , Michele e PiGreco de La Nostra Libreria mi fanno dono di un Liebster Award Fa piacere alleggerire un po' il carico e quindi accetto volentieri. E come al solito, anche se non dovrei farlo, non nonmino nessuno anche perché quelli che vorrei nominare lo sono già stati e anche più di una volta Ma rispondo molto volentieri alle undici domande. Prima di iniziare vi comunico che anche io aderisco all'iniziativa: un Award è tale solo se è invernale! 1 - Guardi dalla finestra: cosa vedi? Un pino e il cielo azzurro. 2 - Ti svegli e hai un motivetto in testa... qual è? Raramente mi sveglio con una musica in testa e quello che penso appena apro gli occhi non è ripetibile. A volte però succede, l'ultima è stata Despacito ... 3 - Sfida in cucina con Gordon Ramsey: presentaci il piatto che ti riesce meglio (in alternativa, se non cucini, quello preferito). Cucino poco per mancanza di tempo. Se ne avessi, non mi dispiacerebbe cimentarmi in

Letale Combo Misantropa: Céline, Afa e Zanzare.

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Avvertenza per l'utilizzo di questo post. Anche se mi riferisco principalmente alla letteratura, il post è da leggersi come attinente a qualsiasi forma d'arte. Qualsiasi riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale. Se per caso vi sentite chiamati in causa, possiamo parlarne in modo civile. Qui si può. Ho come l’impressione che i tempi a venire saranno sempre più tristi. Poco alla volta tutti i simboli e le icone della mia infanzia e della mia adolescenza mi stanno lasciando e, nonostante le loro opere a testimonianza della loro grandezza, rimane l’amarezza di sapere che non ci sono più e che, molto egoisticamente, anch’io sto inesorabilmente invecchiando. Il mio mondo, per dirla alla Type O Negative , poco alla volta sta venendo giù. Il cambiamento è nella natura delle cose e bisogna farsene una ragione. Non sono uno di quelli che pontifica sul quando ero giovane si stava meglio . Penso che sia una colossale cavolata. Forse si stava meglio o forse peggi

Giorgio Borroni: Zombie Mutation.

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Il virus che trasforma gli uomini in morti viventi ha avuto il sopravvento. Una setta di fanatici religiosi, gli Opliti di Cristo, ha preso il potere e tiene in pugno le istituzioni facendo rivivere una sorta di Medioevo. Nelle campagne del Distretto Sud, Brian Crane, un vecchio bonificatore  sulla via del tramonto, deve vedersela con un ennesimo focolaio, e, come se non bastasse, deve istruire un novellino, Jedediah Braddock, fresco di caserma ma totalmente inesperto. Su uno sfondo post apocalittico e rurale, Zombie Mutation narra una giornata tipo di un cacciatore di zombie che dovrà vedersela con la gretta superstizione dei colleghi, una situazione fuori controllo e si troverà costretto a porre tutta la sua fiducia sulla giovane recluta se vorrà completare la missione.  Ultimamente la segnalazione di libri e dischi si sta lentamente staccando dalla mera critica, anche se usare la parola critica per i miei pensieri è estremamente generoso. L'opera diventa il pretesto per fare