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Una Grande Moria delle Vacche.

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A noi ci fanno specie che quest'anno, una parola,  c'e' stata una grande moria delle vacche  come voi ben sapete.     Totò E' una mia impressione oppure i blog non stanno molto bene? A cominciare dal mio. Se Silverfish Imperetrix agonizza, la colpa è esclusivamente del sottoscritto. Un po' mi dispiace ma voglio essere sincero: non così tanto come forse dovrebbe essere. Non cerco scuse, perché di tempo da dedicargli ne avrei. Leggerei un libro oppure guarderei una serie in meno, nulla che non possa essere procrastinato. Ma non ne ho voglia . Preferisco dedicare il mio tempo libero alla famiglia e poi alle cose che mi danno più soddisfazione. E bloggare non mi soddisfa più . Per scrivere un blog e farlo bene, ci vuole tempo ma soprattutto voglia. E quando metterti davanti ad una tastiera costa fatica, forse sarebbe meglio dedicarsi ad altro. Con questo non voglio dire che il blog chiude, ma chissà quando ci sarà il prossimo post. Forse domani, fors

Kara Lafayette: La Cantina.

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Venerdì 15 dicembre. Betty, Debora, Astrid e Susanna sono costrette a fermarsi oltre l’orario di servizio per organizzare la festa di Natale nella scuola dell’infanzia “Il boschetto fortunato”. Una scocciatura per tutte e quattro le maestre, non proprio in buoni rapporti, che può trasformarsi in un delirante incubo.Una novelette che mescola sovrannaturale e splatter, una strenna natalizia che ci riporta nell’insolito Alto Adige di Kara Lafayette: un luogo speciale, vibrante, il miglior posto in cui vivere. E morire. Approfitto della lettura di questo racconto, che consiglio caldamente, per una breve riflessione sullo stato delle cose relativo alle pubblicazioni horror nel nostro Paese. Perché a lettura terminata, la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: ma possibile che autori così validi debbano fare una vita da carbonari, relegati nel sottosuolo (lo so, underground è più fico), annaspando per avere un po' di visibilità? Anzi, no. Visibilità è una parola brutta. E' me

Letture Belle del 2018: Giorgio De Maria - Le venti Giornate di Torino.

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Le venti giornate di Torino erano iniziate il 3 luglio di dieci anni prima: la siccità, l'insonnia collettiva, i cittadini che vagavano come fantasmi per le strade del centro storico, le grida misteriose, le statue che sembravano aver preso vita, e soprattutto una orribile catena di omicidi. Poi, dopo venti giorni, tutto era finito, all'improvviso, come era cominciato. E nessuno aveva più voluto parlare di quella storia. Dieci anni dopo, un anonimo investigatore dilettante decide di indagare per scrivere un libro su quella vicenda. Perché l'insonnia di massa? E chi erano, e da dove venivano, le mostruose figure di cui troppe testimonianze raccontano? E soprattutto, che nesso c'era tra quanto accadde e la biblioteca che era stata aperta presso la Piccola casa della divina provvidenza? Una biblioteca assai strana, dove non si trovavano i testi pubblicati dagli editori, ma scritti di privati cittadini, che rivelavano i loro pensieri più intimi e profondi, molto spesso te

Letture Belle del 2018: Emil Ferris - La Mia Cosa Preferita Sono I Mostri.

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Kare Reyes ha dieci anni, vive a Uptown Chicago, con la made e il fratello Deeze. Ama l’arte, i giornalini horror e i vecchi film di mostri. Un giorno torna a casa da scuola e apprende che la vicina è morta. Suicidio, dicono, ma Karen non ci crede. Siamo nel 1968, nel pieno della contestazione, e questa storia la leggiamo dal diario scribacchiato, scarabocchiato e illustrato di Karen. I misteri sono fuori e dentro casa, perché più Karen cerca di capire cosa sia successo alla sua vicina, Anka, una sopravvissuta dell’Olocausto nazista, più comprende che c’è un terribile segreto del passato che tormenta suo fratello Deeze. Emil Ferris debutta con questo straordinario primo capitolo di due di un romanzo grafico-fiume che le è valso un successo internazionale e il plauso di luminari come Art Spiegelman, Chris Ware e Alison Bechdel. L’edizione BAO, fedelissima all’originale di Fantagraphics, è costata centinaia di ore di calligrafia, di adattamento e di impaginazione meticolosa. Un capolav

Letture Belle del 2018: Giorgio Borroni - Satyros.

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I ricordi, che erano un veleno in circolo nelle sue vene, gli gonfiarono il cuore fino a farglielo scoppiare. In quel preciso istante la campana della chiesa suonò a morto. Bastiano sentì il sangue gelarglisi a poco a poco, rintocco dopo rintocco ebbe persino l’impressione che rallentasse il flusso, coagulandosi nelle vene. Una voce nella sua testa gli urlò di andare via da lì, di infilarsi nel bar e ordinare qualsiasi cosa pur di evitare quei due, ma quando si mosse gli parve di essere stato preso a bastonate alle gambe. Satyros è l'ultima lettura risalente alla fine del 2017 e presente in questa lista. Ne parlai ampiamente in questo post , a cui vi rimando. Prima però permettermi nuovamente di fare alcune considerazioni in merito a due spigolose questioni. La prima: l' esterofilia . A quelli che dà fastidio se un personaggio si chiama Giovanni e non John e che presentano calcoli biliari se la vicenda si svolge a San Giovanni in Persiceto anziché a Catoosa (Oklahoma), dic

Letture Belle del 2018: Fabrizio Borgio - Morte Ad Asti

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È un Giorgio Martinengo sconvolto quello che, una nebbiosa domenica di febbraio, rinviene il cadavere della bella Vittoria Squassino, suo grande amore di gioventù e competente manager della succursale milanese di una banca tedesca. Poco tempo prima il nostro investigatore privato era stato ingaggiato dai vertici della banca proprio per indagare su di lei a causa di sospetti sul suo operato palesatisi quando le era stata attribuita una relazione con Valerio Cortese, affascinante imprenditore nel campo delle SPA a tema enologico. Martinengo conosce anche lui. L’indagine su Vittoria assume così i contorni di un viaggio a ritroso nel tempo, dove sullo sfondo di una Asti benestante e gaudente, come lo erano gli anni ’90, si delineano i difetti di una nazione, il disincanto della gioventù e le basi per una tragedia che metterà a dura prova le capacità dell’investigatore delle Langhe.  Nonostante preferisca il lato paranormale dello scrittore astigiano, quello che ha come protagonista

Letture Belle del 2018: Alessandro Girola - Milano Tsunami.

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Palazzo Vajda, nel quartiere Porta Venezia, è uno degli ultimi esemplari architettonici della vecchia Milano. I nuovi progetti edilizi che hanno ridisegnato la città stanno cannibalizzando tutto, ma c'è ancora chi non vuole cedere ai nuovi padroni della metropoli. Oriana Vajda, la quasi centenaria proprietaria dell'omonimo palazzo, non ha intenzione di vendere il suo stabile, a nessun cifra. Sebastiano e Diletta, inviati dall'Agenzia Immobiliare Talarico, sono incaricati di farle cambiare idea, con qualunque mezzo, lecito o illecito. Ciò che i due giovani ancora non sanno è che stanno infastidendo la persona sbagliata, al momento sbagliato, in rappresentanza delle persone sbagliate. A Milano ci sono infatti forze oscure molto antiche che hanno deciso di riprendersi ciò che una volta era loro. Per farlo sono disposte a scatenare un disastro di proporzioni epocali sulla città, al fine di mandare un avvertimento ai nuovi cartelli economici, finanziari e - perché no - esoteri