Liriche Esplicite: Ossessioni


Oh! Oh! Che cosa succede quando anche i cosiddetti "eroi" sbagliano? Smarrimento e delusione ma anche grandi barricate erette dai fan oltranzisti che riescono a pensare solo con il cervello dei miti che difendono.
Tutti sbagliano. Prima o poi càpita e bisogna farsene una ragione. Non c'è nulla di male. Le persone corrette e oneste ammettono l'errore e vanno avanti. I furbetti girano la frittata accampando scuse più o meno astruse e riescono anche a uscirne in modo (secondo loro) brillante. Quelli in malafede che magari sbagliano sapendo di sbagliare, una volta beccati pretendono anche di aver ragione.
Il caso è quello della puntata di Report di domenica scorsa (10 Aprile) inerente Facebook, Twitter, Google ecc. ecc. Il mondo in cui vi trovate se state leggendo questo post. Chi ha visto la puntata avrà avuto la mia stessa impressione? Il mondo telematico dipinto dalla redazione di Report è davvero così colmo d'insidie? Se possedete un account Google o Facebook la vostra vita privata viene messa in piazza senza che nessuno vi avvisi? E' proprio così o sono soltanto un cumulo di fesserie atte a creare allarmismo e "montare un caso"?
Dai servizi mandati in onda (dozzinali, approssimativi e, oserei dire, dilettantistici) sembrerebbe proprio così. Non voglio approfondire la cosa perché in rete trovate tutto, ma vi pongo una semplice domanda: che cosa direste a un fenomeno che sbatte su Facebook tutta la sua vita, pensieri, amori e amicizie con tanto di foto e video e poi si lamenta se la sua privacy viene violata?
I signori di Report si sono dimenticati di dire che Internet non è il nostro diario segreto ma una grande bacheca su cui pubblichiamo quello che NOI decidiamo di pubblicare. I signori di Report hanno solo parlato dello spam elettorale inviato da un partito del centrodestra quando ci sono migliaia di mail che vi promettono di far diventare il vostro pisello lungo come il ponte sullo stretto o camionate di Viagra a prezzo di realizzo oppure (ben più gravi) le mail di spam contenenti malware e spyware che sembrano inviate dalla vostra banca o dalle poste. Su questo solo un accenno. Invece sui due sbarbati cacciati a pedate da Facebook perché postavano robe contro il governo tanto d'intervista. Per carità il "bannare" i dissidenti è da criminali, ma perché far vedere solo questi e non quelli spediti fuori perché troppo volgari o pornomani? Mi pare che, comunque, su Facebook di voci contro il governo ce ne siano e anche parecchie.....
Poi certo che un tizio va in giro a dire che siete faziosi!
Ancora una domandina: quanti di voi quando s’iscrive a un social network o creano un account di posta leggono i termini di utilizzo, le condizioni dell'iscrizione e i diritti sulla privacy?
La risposta della Gabanelli alle giuste polemiche nate in rete non si è fatta attendere:
"Abbiamo portato in una TV generalista un argomento che di solito viene discusso in Rete fra competenti e di conseguenza abbiamo dovuto adattare il linguaggio, semplificare. Poi se non è piaciuto, pazienza. Io penso che sia stato molto utile per i genitori e i tanti frequentatori di questi luoghi che tante informazioni non le hanno. L'argomento era vasto, abbiamo cercato di fare ciò che secondo noi era il meglio possibile".
"Non mi pare che il taglio della trasmissione sia stato contro Facebook, Twitter o i social network […]. Abbiamo detto soltanto che non sono dei giochini, questo no. Non mi sembra che abbiamo fatto del terrorismo, anzi normalmente cerchiamo di usare un po' di lievità nel racconto. [...] Abbiamo passato i file di Wikileaks sul terrorismo. A commento abbiamo Assange che dice o non passi niente o passi tutto. Io ho più volte detto che in Rete la libertà e la democrazia sono valori assoluti".
"Volevamo capire un po' di meccanismi, ho capito che tanta gente non li conosce e abbiamo speso dei mesi a indagare su questo mondo e a raccontarlo su una TV generalista. Già il fatto che se ne discute e non rimane confinata in Rete, mi pare una buona cosa. Poi io non ho nessuna pretesa di fare le cose giuste o perfette. Chi pensa invece a come andava fatta, benissimo, si faccia avanti e magari la prossima la fa lui, se è più bravo".
"Una cosa approfondita per quelli della Rete, si fa in Rete. Se io vado sulla TV generalista mi guarda anche la signora Cesira e io devo essere in grado di spiegare anche a lei. La TV generalista non è la Rete e quindi il popolo della Rete deve portare pazienza se abbiamo usato un linguaggio semplice per spiegare cose da addetti ai lavori. Bisogna fare anche questo sforzo, se no ci sono dei soggetti che parlano solo tra loro e il resto del mondo che rimane fuori".
Secondo me la signora Cesira (la sora Cesira???) non s'è fatta una bella idea di Internet. Sicuramente s'è fatta un'idea distorta.
Concludo citando Roberto Recchioni che dal suo blog (caldamente consigliato) pone un inquietante interrogativo: Ma se ogni volta che un giornalista parla di un argomento che conosciamo bene, scopriamo che dice stronzate... quante stronzate ci hanno detto sui tanti argomenti che conosciamo poco?
E io ripenso a tanti servizi di Report che ho apprezzato molto e che, almeno in parte, mi hanno aiutato a costruire i miei strumenti di decodifica del mondo che mi circonda e mi chiedo: quante?


Termino il post con due citazioni degne di riflessione:
° Claudia Koll (Credits: Ansa/Onorati):
Ero una grande peccatrice. Mi sono fatta coinvolgere spesso in situazioni sbagliate, per la paura di non lavorare più ho accettato troppi compromessi. Ho commesso tanti errori e per questo ho rischiato di morire, ma Gesù ha avuto compassione di me.
° Intervista di Repubblica a Sabina Guzzanti in merito alla frode fiscale che l'ha vista come parte lesa:
Guzzanti: Ma lo sa bene anche lei, lo sa bene che sui blog scrivono quelli più ossessionati…
Giornalista: Non offenda quelli che scrivono sui blog.
Guzzanti: Io non li offendo, ma è esattamente così. Si sono gasati, poverini, hanno letto certi articoli e si sono messi a pontificare, a dirmi quello che avrei dovuto fare e non fare, con i miei soldi.

                               Saluti da un ossessionato Atanasio Eriberto Sgretoloni

Commenti

  1. Ogni volta che sento parlare in tv..ma a dire il vero anche quando ne leggo sui quotidiani, anch'io ho le tue stesse sensazioni.
    Sembrano davvero superficiali, esagerati, fuori tema....in sostanza non hanno capito un caz..... !

    Mi hai fatto pensare che effettivamente chissà quanto sono attendibili sulle cose che conosciamo meno !! Azz !

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