L'ultima delle Liriche Esplicite

Ultimo appuntamento con Liriche Esplicite. La rubrica, così com’è, muore e dalle sue ceneri nasce un’altra cosa (al momento il suo status è ancora a livello di ”cosa”) che spero piaccia. A breve ne saprete di più.
Il titolo di questo post dovrebbe essere: Quel Piacevole Passatempo Del Farsi Le Pippe a Vicenda ai Tempi del Web 2.0. No, non parlo degli atti di onanismo di gruppo, che tra l’altro ritengo siano una cosa tristissima, ma di quell’abitudine (tutta Italiana?) di “fare unione” e incensarsi a vicenda. Una gara a chi fa più complimenti che sembra espandersi a macchia (!) d’olio per il web. E non sto parlando solo dei blog (meriterebbero un discorso più approfondito) ma soprattutto del cosiddetto Fandom. Ovvero della sottocultura formata dalla comunità di appassionati che condividono un interesse comune in un qualche fenomeno culturale, come un hobby, un autore, un genere cinematografico o una moda. (Non sono parole mie, sono un asino pigro e mi limito a scopiazzare da wikipedia). Prendo come esempio l’horror, genere cui mi sento più vicino (la fantascienza m’annoia e il fantasy mi fa venire la piorrea). Se bazzicate Facebook e siete amici di autori o semplici appassionati oppure se fate parte di gruppi a tema, non avete notato una cosa un po’ inquietante? Avete notato anche voi che sono tutti bravi, sono tutti belli e scrivono solo capolavori? Avete notato qualche stroncatura, qualche critica, non dico negativa, ma non del tutto positiva? Io no. E non penso d’essere così distratto. Capisco gli autori che in nome delle (buone) pubbliche relazioni non si sbilanciano o che, in alcuni casi, siano legati da sincera amicizia, ma il comune mortale? Possibile che dalla luciferina fucina dell’orrore nostrano esca solo roba bella e roba buona? E se così è perché l’horror italico continua a lambire nel suo (voluto?) provincialismo venendo sistematicamente snobbato all’estero? Esiste un dialogo serio e non serioso nel fandom italiano? 
Qualcuno osa rispondere?

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