Dexter Il Delicato



Nella vita di Dexter Morgan qualcosa sta cambiando. È appena diventato padre, e quell’esserino che agita una mano minuscola di là dalla vetrata dell’ospedale gli scatena dentro sensazioni mai provate. Che gli sta succedendo? Dov’è finito quell’insopprimibile impulso omicida inciso nel suo DNA che l’ha portato a uccidere criminali della peggior specie sfuggiti alla giustizia? Ora che con lui c’è la piccola Lily Anne, sta per caso diventando una persona normale? Poi una diciottenne scompare nel nulla, lasciando dietro di sé una stanza letteralmente colma di sangue, e Dexter è chiamato sul posto in veste di analista della Scientifica. E se qualcuno se la fosse mangiata? Cannibali in circolazione: sembra interessante. E già Dexter sente risvegliarsi quell’istinto notturno che fa di lui il killer perfetto.




 
La minestra riscaldata non è mai buonissima. Una volta tolta la fame, quella più grossa, rimane molta insoddisfazione. Se, oltre a riscaldarla, si aggiunge anche un bel po' d'acqua bisogna essere veramente affamati per poter apprezzare. Altrimenti l'insoddisfazione lascia il posto alla delusione (e diciamola tutta: c'è da incazzarsi forte di fronte ad una minestra riscaldata e allungata). Questo nuovo capitolo di Dexter non raggiunge questi livelli ma si fa strada l'impressione che a Jeff Lindsay inizino a scarseggiare le idee. Per (sua) fortuna interviene il "mestiere". Lindsay riesce a dosare le poche idee del neo papà Dexter centellinandole tra le molte pagine quasi inutili che si trovanno nel romanzo. E, dannazione, ci riesce pure bene anche se qua a là affiora un senso di deja vu sempre più forte. Per brevi tratti fa anche capolino la noia anche se viene subito sopita da un colpo di scena più o meno telefonato. L'epopea del serial killer poliziotto sta assumendo sempre più i toni di una soap opera a tinte noir, che induce il lettore a diventarne fan e seguirne gli sviluppi. Per fortuna (e mestiere, ancora quello) l'autore riesce ancora a evitare a Dexter di diventare un serial killer disperato macchietta di se stesso. E alla fine si riesce anche ad apprezzare la bravura di Lindsay nel rendere appetibile una minestra riscaldata e allungata. Occhio però, che alla lunga stanca!

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