Tornano Gli Stregoni

Prima dell'arrivo dei Black Angels c'erano i Warlocks che, da quando sono nati, hanno deciso di credere sempre e solo nella psichedelia.
Il percorso intrapreso dal gruppo di Los Angeles è molto interessante perché è partito da un revival delle sonorità degli anni sessanta facile facile, per approdare, negli ultimi lavori, a un colossale ibrido acido da assaporare tenendo a portata di mano una nutrita scorta di Citrosodina. Perché ascoltare The Mirror Explodes, l'ultimo album da loro prodotto nel 2009, è un'esperienza non solo sensoriale, ma anche fisica: si arriva alla fine (se si riesce) sfiancati, spossati e consapevoli che qualche neurone non c'è l'ha fatta ed è rimasto sul campo. Distrutti ma soddisfatti. A distanza di quasi cinque anni esce in questi giorni il nuovo lavoro: Skull Worship, di cui Dead Generation è l'apripista. Ero proprio curioso di sentire che cosa ha tirato fuori dal cilindro quel mattacchione di Bobby Hecksher, l'indiscussa mente e deux ex machina degli Strregoni. Soddisfatto? E' Presto per dirlo, perché voglio ascoltare tutto il disco facendomi venire un mal di testa cosmico, prima di dare un giudizio. Ma da quanto ho potuto intuire, sembra che i Warlocks stiano cercando la quadratura del cerchio, ovvero un giusto compromesso tra il potere di fiori degli albori e l'ipnotico tappeto acido in cui esso si era trasformato negli ultimi tempi. Comunque sia, continuo a preferirli ai Black Angels e a quella fuffa chiamata Flaming Lips...
Da provare se ti piacciono:
Black Angels
Brian Jonestown Massacre
Flaming Lips (magari poi ti accorgi che sono come i videoregistratori comprati all'autogrill)

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