Davide Mana: La Notte Dei Cacciatori.


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Un uomo in fuga nella Valle Belbo dell'immediato dopoguerra. 
Un killer in cerca della sua preda, fra casolari abbandonati e cittadine alluvionate.
E un progetto mostruoso.
Per preparare la strada ai Padroni.
Ai Grandi Antichi.
Coloro che si Muovono negli Interstizi.
Quando le stelle sono al posto giusto. 






Non sono avvezzo alle polemiche. In questo paese ce ne sono troppe e troppo poche sono costruttive. Esiste nel web 2.0 una frustrazione (chiamiamola così) di fondo che non permette di apprezzare le cose belle e sinceramente non ho ancora capito il perché. Forse, un giorno, qualcuno mi aiuterà a svelare questo mistero. Sembra che ultimamente lo sport nazionale sia quello di sparare ad alzo zero verso gli scrittori che si autopubblicano, i quali, poverini, non hanno nemmeno il libro cartaceo a far loro da scudo (se non l'avete capita, scrivetemi in privato che ve la spiego). In soldoni, molti scrittori con l’esse maiuscola, quelli cioè che si definiscono tali perché pubblicano tramite casa editrice hanno decretato che se ti autopubblichi quello che scrivi fa schifo.
Perché?
Perché non hai alle spalle dei professionisti che editano (o riscrivono) il tuo libro e lo confezionano con quelli che loro ritengono siano i sacri crismi della giusta editoria. Inoltre, non avvalendosi di professionisti questi loschi figuri danneggiano l'editoria italica, già febbricitante di suo.
Oibò! Addirittura!
Vero è che tra gli autopubblicati si trova della vera e propria immondizia (ma anche tra i professionisti, dirà qualcuno tra i più cattivi di voi) ma come sempre e come il solito non è corretto fare di tutta l'erba un fascio, perché ci sono anche autori validissimi che non hanno nulla da invidiare a quelli che sono più blasonati, tronfi di un blasone ricevuto, a quanto pare, più per investitura divina che per meriti effettivi. E questi autori autoprodotti non sono degli improvvisatori ma è gente che lavora sodo e produce artigianato di ottima qualità con tanto di editor e copertinisti giustamente retribuiti.
Dico fesserie?
Comprate La Notte dei Cacciatori e poi mi dite. Costa meno di un caffè e dà molta più soddisfazione.
Leggetelo e capirete perché chi dice fesserie non è di sicuro il sottoscritto.
Inoltre, se amate il fantastico e Lovecraft, qui avrete pane per i vostri denti acuminati. La tradizione lovecraftiana è trasportata nella Valle Belbo, che non solo non rigetta gli abomini del Solitario di Providence, ma li adotta e li alleva come una tenera madre. D'altronde il basso Piemonte e le sue colline ben si prestano a ospitare il pantheon creato (?) dallo scrittore americano e Mana è bravo nel cogliere le atmosfere che qui si respirano e a trasformarle in parole che, non solo ne danno il giusto significato, ma che valorizzano il racconto donandogli quell'aria malsana che ne decreta la perfetta riuscita.
Consigliatissimo.

Chi è? 
Davide Mana conduce una duplice vita.
Di giorno si cela dietro le vesti di un micropaleontologo che si occupa di analisi statistica di dati ambientali,  collabora come consulente a ricerche universitarie e tiene corsi di aggiornamento professionale per naturalisti.
Di notte, invece, si trasforma in uno scrittore di fantascienza e traduttore.
Strategie Evolutive è il suo blog.

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