Una Domanda Oltre il Tempo e lo Spazio.

Prologo: se non conoscete Il Dottore, qui  e qui potete iniziare a colmare la vostra terribile lacuna. Qui potete approfondire e qui andate a nozze!

E' il ventitré novembre del 1963.
Sabato.
Il mondo è ancora sconvolto dai fatti accaduti il giorno prima a Dallas, dove presidente Kennedy è stato ucciso.
Sono le diciassette e quindici minuti del Tempo Meridiano di Greenwich.
Forse è ora di concedersi una pausa dagli orrori che invadono la quotidianità. E poi i bambini sono troppo piccoli per sapere chi fosse quell'uomo e quanto era importante. E perché sia stato ucciso. Nella loro innocenza, forse poco gli importa.
La BBC, per i fortunati che possono permettersi un apparecchio televisivo, manda in onda un nuovo programma.
Sono le diciassette e sedici minuti e una manciata di secondi, (venti per la precisione) del Tempo Meridiano di Greenwich.
La BBC trasmette per la prima volta questa sigla.


E per milioni di bambini la vita non sarà più la stessa.
Perché il Dottor Who è appena entrato nelle loro vite e ci rimarrà per oltre cinquant'anni.
Dev'essere andata più o meno così, quel pomeriggio di cinquantun anni fa. Il primo episodio di quella che risulterà essere la più longeva serie televisiva della storia, è stato trasmesso tra la morte dell'amatissimo Kennedy (il giorno prima) e l'omicidio del suo presunto assassino Lee Harvey Hoswald (il giorno dopo), quasi fosse un intervallo, un nascondiglio nel tempo e nello spazio, in cui rifugiarsi per una manciata di minuti.
Da allora, per il Dottore è stato un susseguirsi di avventure memorabili che l’hanno visto riposare solo durante la decade degli anni novanta, per ritornare rinvigorito e agguerrito nel nuovo secolo. La pausa gli ha fatto bene poiché la sua fama non solo è stata consolidata nel Regno Unito, in cui, credo, sia seconda solo alla Regina e ai Monty Python, ma è stata esportata in tutto il mondo, compreso uno dei paesi aventi una delle platee più refrattarie al mondo per quanto riguarda il fantastico, specialmente quello televisivo: l'Italia.

Eppure quando il quarto dottore interpretato dal grande Tom Baker fece la sua comparsa sulla Rai nel 1980, molti ragazzini, tra i quali il sottoscritto, rimasero affascinati dalle sue avventure. Quei (soli) ventidue episodi s’impressero in modo indelebile nella memoria (è uno dei punti di forza del Dottore, se lo incontri e ci vai d’accordo non riesci più a dimenticarlo) e quando, nel 2011, è ritornato sotto forma della nona incarnazione, non hai potuto fare a meno di riabbracciarlo, salire sul Tardis, sempre più grande all’interno, e continuare a viaggiare con lui. Certo è cambiato, perfino ringiovanito ma è la sua natura perché quando muore il suo corpo si rigenera e invece tu stai addirittura iniziando a invecchiare. Sono gli scherzi dello Spazio Tempo, ragazzo mio!

Tra poche settimane esordirà la dodicesima incarnazione del Dottor Who e anche quel giorno come quel sabato pomeriggio di oltre cinquant'anni fa, milioni di persone continueranno a chiedersi: Dottore Chi?


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