Ipse Dixit XIII
Anni fa circolava la voce che alcuni governi per tenere la popolazione sotto controllo miscelassero negli acquedotti strane sostanze chimiche. Questa è (forse) una leggenda metropolitana ma nella realtà le cose non sono molto distanti. Negli acquedotti delle grandi metropoli ci sono sostanze chimiche stupefacenti in quantità allarmanti, tanto da far sperimentare la coltura di cozze d'acqua dolce come filtri naturali. Perché vi dico questo? Perché a leggere certe affermazioni, viene da pensare che il problema sia reale e particolarmente grave. E anche se si trova qualche cervello sano, che riesce ancora a pensare, quel senso d'inquietudine fatica ad andarsene.
Ipse Dixit la rubrica a metà strada tra la speranza e la disperazione.
“Si dà del dittatore a Putin che vuole aiutare i russi. Lui non attacca nessuno. Difende e basta”.
Al Bano.
“Il vuoto pneumatico del populismo un tanto al chilo sostiene che i contenuti non devono essere a pagamento perché: ho già speso parecchi soldi per il supporto, e allora devo avere tutto aggratis. Minchiata. La percentuale di quelli che hanno comprato il loro device in contanti è irrisoria rispetto ai comodati, ai rateizzati, agli agevolati. Quindi il problema è di origine prettamente culturale. Lo Italiano vuole le robe aggratis e basta. Il costo del device è soltanto una scusa, una tipicità italica, come la macchina in seconda fila o la furbizia nel saltare la fila.”
Diego Cajelli.
“L’idea che a fare gli stronzi si sia fighi in contesti non patologici è una cosa da adolescenti: già dopo i 16 anni alle persone normali passa, insomma quando gli ormoni vanno a posto. Invece da noi sembra un fenomeno non solo costante, ma anche in crescita tanto in politica quanto sui giornali, sulle radio, in rete.”
Alessandro Gilioli.
“U2, ormai non siete più musicisti, ma strateghi di mercato. Non mi stupisce, quindi, che abbiate deciso di regalare la vostra mediocre musica perché nessuno ha più voglia di comprarla”
Sharon Osbourne, il corvo che dice al merlo...
“Sono i più fighi… siamo nel 2014 e chiunque la pensi fuori dal coro o tenti in qualsiasi modo o forma di rompere lo status quo nel mondo della musica, deve essere applaudito. Non importa se lo sforzo ha successo o meno, ciò che conta è il fatto che abbiano avuto le palle e la lungimiranza di fare qualcosa di così radicale. Ora siamo impegnati nel processo creativo e questo tentativo di riscrivere le regole mi ispira immensamente”.
Lars Ulrich
“Cerco di tenere ben distinta la mia attività di narratore da quella diciamo così intellettuale o critica. Che poi ci sia un travaso di idee e sensibilità da una parte all’altra è ovvio, ma penso che uno scrittore di fiction debba essere assolutamente al riparo da qualsiasi tentazione didattica o politica o persino morale. Storie, lingua, personaggi: la partita si gioca unicamente qui, e unicamente per i propri lettori. Il resto è fuffa.”
Giorgio Fontana.
“Se ho mai fatto uso di droghe? Sono fortemente attirato da qualunque sostanza stupefacente, ma non ne ho mai utilizzata nessuna, perché ho paura da un punto di vista medico. Mi sono molto interrogato, quando abbiamo avuto in città i Rolling Stones, vedendo il batterista, a quasi 75 anni, suonare senza interruzione con un'energia incredibile. Diventa poi difficile spiegare ai tuoi figli che non devono utilizzare sostanze.”
Ignazio Marino
Ipse Dixit la rubrica a metà strada tra la speranza e la disperazione.
“Si dà del dittatore a Putin che vuole aiutare i russi. Lui non attacca nessuno. Difende e basta”.
Al Bano.
“Il vuoto pneumatico del populismo un tanto al chilo sostiene che i contenuti non devono essere a pagamento perché: ho già speso parecchi soldi per il supporto, e allora devo avere tutto aggratis. Minchiata. La percentuale di quelli che hanno comprato il loro device in contanti è irrisoria rispetto ai comodati, ai rateizzati, agli agevolati. Quindi il problema è di origine prettamente culturale. Lo Italiano vuole le robe aggratis e basta. Il costo del device è soltanto una scusa, una tipicità italica, come la macchina in seconda fila o la furbizia nel saltare la fila.”
Diego Cajelli.
“L’idea che a fare gli stronzi si sia fighi in contesti non patologici è una cosa da adolescenti: già dopo i 16 anni alle persone normali passa, insomma quando gli ormoni vanno a posto. Invece da noi sembra un fenomeno non solo costante, ma anche in crescita tanto in politica quanto sui giornali, sulle radio, in rete.”
Alessandro Gilioli.
“U2, ormai non siete più musicisti, ma strateghi di mercato. Non mi stupisce, quindi, che abbiate deciso di regalare la vostra mediocre musica perché nessuno ha più voglia di comprarla”
Sharon Osbourne, il corvo che dice al merlo...
“Sono i più fighi… siamo nel 2014 e chiunque la pensi fuori dal coro o tenti in qualsiasi modo o forma di rompere lo status quo nel mondo della musica, deve essere applaudito. Non importa se lo sforzo ha successo o meno, ciò che conta è il fatto che abbiano avuto le palle e la lungimiranza di fare qualcosa di così radicale. Ora siamo impegnati nel processo creativo e questo tentativo di riscrivere le regole mi ispira immensamente”.
Lars Ulrich
“Cerco di tenere ben distinta la mia attività di narratore da quella diciamo così intellettuale o critica. Che poi ci sia un travaso di idee e sensibilità da una parte all’altra è ovvio, ma penso che uno scrittore di fiction debba essere assolutamente al riparo da qualsiasi tentazione didattica o politica o persino morale. Storie, lingua, personaggi: la partita si gioca unicamente qui, e unicamente per i propri lettori. Il resto è fuffa.”
Giorgio Fontana.
“Se ho mai fatto uso di droghe? Sono fortemente attirato da qualunque sostanza stupefacente, ma non ne ho mai utilizzata nessuna, perché ho paura da un punto di vista medico. Mi sono molto interrogato, quando abbiamo avuto in città i Rolling Stones, vedendo il batterista, a quasi 75 anni, suonare senza interruzione con un'energia incredibile. Diventa poi difficile spiegare ai tuoi figli che non devono utilizzare sostanze.”
Ignazio Marino
E se lo hanno detto loro....;)
RispondiElimina:-)
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