Maratonine Letterarie: com'è andata a finire.

Non ce l'ho fatta.

All'inizio di settembre con questo post, mi ero imbarcato una piccola maratona: leggere entro la fine di ottobre tre romanzi di Steve Berry e cinque di James Rollins. Mi sono fermato dopo il primo di Rollins, a circa metà impresa. Non era una cosa facile. Avrei dovuto leggere un libro a settimana, cosa che ai bei tempi andati riuscivo a fare senza troppi problemi. Purtroppo dopo un buon inizio, gli impegni lavorativi e famigliari non mi hanno permesso di portare a termine l'impresa. Diciamo che ho concluso la mezza maratona e sono comunque soddisfatto. Non sono contento invece del fatto che è quasi un mese che non riesco a leggere un libro, a parte uno Zerocalcare en passant.
Ne parlerò più in dettaglio con un post dedicato, ma posso anticipare che per quanto riguarda Berry la mia opinione, a parte qualche piccola ombra, è positiva. Devo dire però, che l'unico romanzo di Rollins che ho letto mi è piaciuto di più di tutti quelli del suo collega. Vorrà dire qualcosa?
Il mezzo fallimento (o mezzo successo, se siete ottimisti) della maratonina letteraria mi ha dato da pensare sul poco tempo che rimane da dedicare al mio sport preferito: la lettura. Non riesco più a leggere come si deve. Mi spiego. Non mi piace leggere in giro, sui mezzi pubblici, in auto o sul treno. E non mi piace leggere in luoghi affollati come le sale d'aspetto. Troppi rumori e troppe distrazioni. Per leggere ho bisogno di silenzio. Casa è il luogo ideale ma nella bella stagione, se riesco a trovare qualche panchina isolata, non disprezzo leggere all'aperto. Purtroppo in questo periodo il tempo per farlo è sempre poco e quasi sempre in orari proibitivi. Quando mi metto a leggere, è difficile che riesca a finire la prima pagina. Solitamente dopo una decina di righe mi ritrovo a russare accartocciato sul libro. La vita è dura.

Commenti

  1. Non sei il solo Diego caro, io non riesco più a leggere come dovrebbe essere fatto, mi appisolo subito, poi mi risveglio dopo poco, riattacco..insomma uno stress infinito..
    Ah, queste lacerazioni e problemi che ci portiamo dietro..
    Cercherò di migliorare..
    Un abbraccio serale!

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  2. Cara Nella, lo spero vivamente. Come diceva il buon Calindri, ci andrebbe qualcosa contro il logorio della vita moderna!
    Un abbraccio!

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