Memorabilia #9

Non posso dire d'essere un amante del rock progressivo. Ma si tratta comunque di un genere che non escludo a priori. Infatti, prevaricando gli stili, uno dei miei dischi preferiti in assoluto è Black Opera degli italianissimi Presence. Progressivo e duro quanto basta, con quel tocco di oscurità che agli occhi dell'umile blogger ne aumenta il valore aggiunto.



Post pubblicato venerdì, 5 dicembre 05 2003 alle ore 12:49.



PRESENCE

Black Opera (Black Widow)

Dopo essere stato folgorato dai due fondamentali …E tu vivrai nel terrore e Not of this earth, dove esponenti dell’underground italiano e non, si cimentavano nella rilettura delle colonne sonore di film horror e sci-fi, ho deciso di saccheggiare il catalogo della label genovese ricavandone grandi soddisfazioni. E’ difficile trovarsi fra le mani una “sola” quando si compra un disco targato BW (di questa stupenda realtà italica ve ne parlerò prossimamente) e la Black Opera dei Presence non fa eccezione. Si potrebbero dire un sacco di belle cose su questo disco, sul guitar working tecnico, ma mai fine a se stesso o sulle tastiere fondamentali nel tessere melodie o sulla stupenda voce di Sofia Baccini (la sua interpretazione in Eyemaster è da brividi), ma non lo farò. Questo disco è bello in toto! Non c’è uno strumento che prevarica l’altro, l’incredibile voce di Sofia non è mai sopra le righe e il tutto viene utilizzato in funzione della forma canzone e non per sterili tecnicismi senza capo e coda (rischio che corre la maggior parte dei gruppi prog con risultati, a volte, davvero noiosi). L’unico neo a mio avviso è il drumming che, a tratti risulta un po’ freddo, ma ciò non svilisce il valore di un’opera che rimane un brillante esempio di heavy prog sinfonico dai forti connotati dark. L’uso dell’aggettivo sinfonico mai come in questo caso è d’uopo. La matrice classica è evidente, soprattutto nell’impostazione vocale e nell’utilizzo delle keys, matrice che raggiunge lo zenit nel tributo a Giuseppe Verdi (Tacea la notte placida, Cortigiani, vil razza dannata, Pace, pace mio Dio, Un di’ quando le Veneri) che una volta tanto non risulta pacchiano e fuori luogo e tantomeno un esercizio di stile, ma che dimostra, invece, quanta passione per la musica pervade i Presence.
Bio:
Sofia Baccini, Sergio Casamassima ed Enrico Iglio, tre turnisti legati da vincoli d’amicizia e collaborazione partoriscono la creatura Presence nel 1990. Esordiscono lo stesso anno con il mini lp dal titolo The shadowing e visti i buoni risultati ottenuti, all’inizio del 1992 pubblicano il full lenght autoprodotto Makumba, avvalendosi della collaborazione di Sergio Quagliarella (batteria) ed Emiliano De Luca (basso). Entrati a far parte della label genovese Black Widow, nel 1994 vede la luce il concept The Sleeper Awakes seguito da Black Opera nel 1996. Questo disco pone i Presence all’attenzione internazionale tant’è che ne viene stampata una versione per il mercato asiatico. Nel 2000 partecipano al tributo ai Black Widow (fondamentale gruppo progressive degli anni settanta) voluto dall’omonimo rooster, con la cover di Attack of the demon. Il quinto lavoro del gruppo, Gold, esce agli inizi del 2001 ed è un concept ispirato al racconto Il pianeta delle streghe di Virginia Stait. Il gruppo ha partecipato anche ai tributi della BW ai film horror (…E tu vivrai nel terrore) e sci-fi (Not of this earth) rispettivamente con i brani The Exorcist e Contact. La BW è in procinto di pubblicare la ristampa di The Sleeper Awakes con l’aggiunta di brani dal vivo.

Commenti

  1. Diego, non si trova tantissimo dei Presence in rete, questi me li sono cercati immediatamente perché amo il genere e amo le colonne sonore. Hanno molto di anni '70.

    Moz-

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  2. Concordo, sono molto settantiani nel suono.
    Sul Tubo, Black Opera c'è tutto, mentre per gli altri dischi trovi solo del materiale sparso.
    Sul sito della loro etichetta http://www.blackwidow.it/ li trovi di sicuro.
    Poi, se ti piace il prog anni 70, con la Black Widow vai a nozze!
    Ti dirò di più, sempre la BW qualche anno fa fece uscire un doppio cd dal titolo E Tu Vivrai Nel Terrore dove venivano rivisitate le colonne sonore dei più celebri film horror e Not OF This World, cofanettone di rivisitazioni di colonne sonore Sci-Fi.

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  3. *__* Oddio, questi li devo recuperare anche io come Moz!!!

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