Memorabilia #36

Ho sempre cercato di non proporre le canoniche recensioni che mostrano il dipanarsi di un disco tramite un'anlisi minuziosa di ogni singola canzone. Il web è colmo di (ottimi) recensori e non mi sembrava il caso di aggiungerne un altro. Inoltre, con l'avvento della condivisione e dello streaming ho sempre pensato che le recensioni, un tempo utili se non fondamentali, avessero i giorni contati. Per questo motivo le mie (non) recensioni sono più che altro dei frammenti di narrativa che nascono dalle sensazioni e dalle emozioni che provo ascoltando musica. Si potrà non gradire, ma trovo che sia (per me) molto divertente e stimolante. E se lo è anche per voi, mi fa estremamente piacere!


Post pubblicato mercoledì 10 maggio 2006, alle ore 13:53

Dresden Dolls
Yes, Virginia...
Sono il vostro giullare punk, vi ricordate di me? Sono la maschera irriverente, sorridente, malinconica, paurosa ed esilarante. Mi muovo al ritmo di tasti schiacciati sul pianoforte e di bacchette che colpiscono tamburi. Corro, salto e striscio, cado e mi rialzo sempre raccontandovi le mie storie di primi orgasmi mattutini e di serate trascorse abbracciati ad un minibar. Il teatro è la mia vita e la mia vita è un teatrino agrodolce. Quando tolgo il cerone bianco dal volto, svelo il vuoto. Vivo quando indosso la maschera e canto le mie canzoni. Non le canto per voi gentile pubblico, ma per me. Solo per me. E se esse vi donano qualche emozione non vi chiedo di gettare una moneta nel mio cappello buttato a terra, vi chiedo solo di battere le mani. E di non fermarvi mai.

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