Agitato, non mescolato: gli anni sessanta.

Sean Connery non è l'interprete di James Bond che preferisco. Ma è indubbio che il fascino dell'attore scozzese abbia sempre calzato alla perfezione con lo stile che quegli anni richiedevano ad un prodotto di largo consumo come un film sulle gesta dell'agente segreto più ganzo del mondo. Così fin dal suo esordio in quell'Agente 007 - Licenza Di Uccidere (Dr. No) datato 1962 Bond, James Bond, ha fatto letteralmente il botto, incassando dei bei dollaroni. Al botteghino e non solo. Proprio così, perché anche le sue colonne sonore, con alti e bassi, hanno riscosso un buon successo, arrivando anche a scalare i vertici delle classifiche mondiali.
Se nel primo film i titoli di testa, da sempre una gioia per gli occhi per gli amanti di certa psichedelia anche un po' kitsch, erano sonorizzati doverosamente con il Main Theme composto da John Barry, a partire dalla seconda pellicola le cose cambiano.
Quando esce Agente 007 - Dalla Russia Con Amore (From Russia With Love) (1963), a colorare ulteriormente i titoli di coda è la voce di Matt Monro, in un pezzo che però non risulta avere un particolare mordente e non rimarrà scolpito nella memoria collettiva.
Si tratta solo di un rodaggio, del riscaldamento di un motore che con Agente 007 - Missione Goldfinger (Goldfinger) (1964) potrà dare sfogo a tutti i suoi cavalli, con la potente voce di Shirley Bassey che con l'omonima canzone, questa volta presente già nei titoli di testa, riesce ad arrivare fino all'8° posto delle classifiche americane e al 21° di quelle inglesi.
Goldfinger è una delle canzoni più famose tra le colonne sonore dei film bondiani e nonostante siano trascorsi oltre cinquant'anni, suona molto bene ancora oggi. Una piccola curiosità: tra gli strumentisti possiamo trovare un certo Jimmy Page alla chitarra.
Il marchio Bond va alla grande. Quattro film in quattro anni, con Agente 007 - Thunderball: operazione Tuono (Thunderball) (1965) a chiudere la quaterna. Se Connery continua a vestire gli eleganti panni di 007, la colonna sonora mischia ancora una volta le carte. Nonostante il successo di Shirley Bassey viene chiamato ad interpretare la canzone di apertura Tom Jones. Pur trattandosi di un buon
pezzo, i rimandi a Goldfinger sono palesi e non ottiene lo stesso successo del precedente, accasandosi al 35° posto in Uk e a un non disprezzabile 25° negli Usa.
Per un altro film dell'agente segreto più elegante del mondo bisogna aspettare un paio d'anni.
Agente 007 - Si Vive Solo Due Volte (You Only Live Twice) esce nel 1967 e annovera come interprete dell'omonima canzone Nancy Sinatra, figlia del grande Frank, che l'anno prima fece sfracelli con la memorabile These Boots Are Made For Walkin'. La canzone, un calipso d'indubbio fascino impreziosita da una sensuale interpretazione della Sinatra, raggiunge l'11° posto in UK e il 44° in Usa.
La storia insegna che tutte le cose prima o poi hanno una fine. Anche 007 non è immune da questa legge, così succede che nel 1969 quando esce Agente 007 - Al Servizio Segreto Di Sua Maestà (On Her Majesty's Secret Service) gli spettatori non si trovano davanti al bel faccione di Sean Connery ma quello di George Lazenby (chi?). Lazenby non avrà un futuro come agente segreto e finirà prestissimo nel dimenticatoio. Cosa che non accadrà invece ad una canzone secondaria inclusa nella colonna sonora. John Barry la compone per i titoli di testa, poi decide di usarne solo la versione strumentale relegando quella cantata a tema secondario. Chiama a cantarla Louis Armstrong che la interpreta con un misto d'ironia e malinconia facendola diventare un pezzo di storia della musica. We Have All The Time In The World esce anche come singolo; subito non viene considerata un granché, ma il tempo a volte riesce a dare anche il giusto riconoscimento a chi lo merita. La canzone arriverà al terzo posto della classifica inglese.

Negli anni sessanta, nonostante il rock fosse passato da uno status di affermazione a quello di consolidamento all'interno della cultura popolare soprattutto grazie ai Beatles e ai Rolling Stones, le affinità con James Bond sono ancora molto lontane. Se l'ardire di un John Barry a cui piacciono molto le contaminazioni, lo porta a comporre il tema principale partendo da una base di surf rock, il vincolo posto da una produzione ancora legata ad un certo tipo di classicità e rivolta ad un pubblico maturo, lega le canzoni principalmente agli standard dell'epoca che sono fatti di soul, rhythm and blues e jazz di facile ascolto.
L'unica traccia di quel rock ancora inviso alla maggior parte del pubblico si trova in You Only Live Twice che contiene qualche coraggioso accordo di chitarra distorta in sottofondo.
Il rock è roba da ragazzini che lo eleggono a colonna sonora per la ribellione verso un sistema che a molti inizia a stare stretto. Il rock non è ancora stato istituzionalizzato e quindi non può essere parte del mondo di James Bond. Perché lui non è un ribelle, le sue missioni sono atte a preservare e a mantenere intatto il sistema che in molti incominciano a detestare.
James Bond ne è parte integrante e integrata. D'altronde è o non è al servizio di sua Maestà?

I migliori, secondo l'opinabilissima e sindacabilissima opinione di Silverfish Imperetrix
Film: Agente 007 - Missione Goldfinger
Canzone: You Only Live Twice
Interprete: Shirley Bassey
Titoli di Testa: Agente 007 - Al Servizio Segreto Di Sua Maestà
Battuta: Dottor No: Oriente, occidente, solo due punti cardinali, ognuno stupido quanto l'altro. In Agente 007 - Licenza Di Uccidere
 

Prossimamente, gli anni settanta.
























































Commenti

  1. Il grande John Barry, tra le altre cose, fu uno dei maggiori responsabili delle colonne sonore di serie come "I Thunderbirds" e "UFO", inutile dire però che il meglio lo riservò per "007".

    RispondiElimina
  2. Vero. E un grande compositore, praticamente sconosciuto al grande pubblico. Meriterebbe un bel post di approfondimento! Quasi quasi...

    RispondiElimina
  3. Il brano cantato dalla Bassey è mitico *__*
    Molti brani non li ricordavo, probabilmente perché non sono esperta del ciclo Bond :P Piacevolissimi tutti!

    RispondiElimina
  4. Anch'io non sono un esperto anche se i film mi sono sempre piaciuti. Quello che mi ha sempre affascinato sono i titoli di testa, particolari e un po' psichedelici e poi le canzoni sempre orecchiabili e di alto livello. Con il passare del tempo sono passate dal classico standard pop ai deliri new romantic degli anni ottanta fino alle interessantissime contaminazioni degli ultimi film... Nessuna altra saga ha fatto cose simili...

    RispondiElimina

Posta un commento