Oh, ma che bel Biondin!

Biondin e i Mostri (Extradimensional Weird West Vol. 1)
Italia Settentrionale, Giugno 1904.
La banda di briganti di Francesco Demichelis, detto il Biondin, è braccata dai Carabinieri. Dopo la feroce sparatoria nel novarese, che ha eliminato diversi fuorilegge, i superstiti intendono darsi alla macchia nella brughiera delle Baragge, lontani dalle città.
Ma laggiù c'è qualcosa che li attende.
I recenti acquazzoni hanno portato con sé delle strane forme di vita. Piante e animali che nessuno ha mai visto prima.
Ma c'è dell'altro.

Un'inquietante formazione di cacciatori sta battendo le sperdute cascine delle Baragge, in cerca di prede. Questi stranieri indossano insolite armature e cavalcano destrieri dalla testa di corvo.
I loro bersagli sono gli esseri umani che vivono nel territorio, ignari del pericolo.
I briganti del Biondin si trovano a incrociare la strada dei forestieri venuti dalla tempesta.
Lo scontro sarà inevitabile, così come il coinvolgimento della banda nei misteri che animano la brughiera. 


Biondin all'Inferno (Extradimensional Weird West Vol. 2)
La banda di briganti del Biondin è in fuga.
I carabinieri del Regno d'Italia braccano i banditi da giorni, costringendoli a una fuga nelle desolate brughiere delle Baragge.
Dopo essere incappati in una banda di misteriosi predoni, comparsi dal nulla con uno strano seguito di animali impossibili e di macchinari bizzarri, i fuorilegge sopravvissuti allo scontro sono costretti alla fuga attraverso un portale dimensionale.
Ora il Biondin e i suoi uomini si trovano in un luogo che ricorda l'Inferno dantesco, braccati da automi omicidi, da gorilla volanti, da feroci centauri e da creature ancora più pericolose.
La loro unica salvezza è rappresentata da una guida d'eccezione, un novello Virgilio che pare disposto ad accompagnarli verso l'unica uscita dalla Valle del Flegetonte... 

La letteratura di genere in Italia è viva. Forse sbaglio, ma ultimamente sembra che goda anche di buona salute nonostante si tratti di una categoria popolata da piccoli numeri. Di vendita e d’estimatori. Leggere questo tipo di letteratura, nella terra dei Moccia e dei Volo, è considerato roba da sfigati, da bambini. Nerd, se vi va bene. A meno che non si tratti di Stephen King, che fa fico e anche un po’ radical chic. Se la vita del lettore, sotto questo punto di vista non è molto semplice, figuriamoci quella dello scrittore. A volte mi chiedo che cosa faccia andare avanti in questo difficile mondo, scrittori come Alessandro Girola. Poi leggo la mini saga di Biondin e trovo la risposta: per far divertire e appassionare noi sfigati ed eterni bambini. Penso e spero che questo gli basti.
Ammetto che, anche se non inizio la lettura in maniera prevenuta, sono sempre molto scettico nell’approccio ai racconti di Alessandro. Perché, converrete con me, si giovano di titoli e canovacci bizzarri e arditi. Maciste contro Freud è o non è puro ardimento?
E nonostante il mio scetticismo, alla fine tutte le volte rimango stupito di quello che ho letto. Perché oltre al coraggio di proporre situazioni che sulla carta possano apparire surreali e improbabili, s’affianca la bravura nel renderle credibili. Girola, ribadisco, si muove su un terreno impervio dove basta un solo passo falso per cadere nella pantomima o nella parodia. Ma lui procede sicuro verso la meta, scavalcando agevolmente anche i tratti più difficili. Non fa eccezione la saga del brigante Biondin, ambientata in un Piemonte arcano in cui anche le mostruose creature dipinte da Hieronymus Bosch trovano una confortevole dimora.
E’ una lettura divertente, a tratti anche inquietante, che dimostra ancora una volta la bravura dell’autore nel miscelare, anche se sarebbe più corretto utilizzare il termine musicale mash-up, personaggi, ambienti e situazioni che in teoria non potrebbero mai coesistere ma che nel mondo di Alessandro ci riescono benissimo.

Qui trovate tutto, per tutti i gusti.

Commenti

  1. Che dire, se non grazie per le belle parole?
    Riguardo a cosa mi spinge ad andare avanti... Beh, bella domanda! Diciamo che lo faccio per i lettori come te.
    E non è paraculaggine.

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    1. Non penso che la paraculaggine sia il tuo stile :-) A parte il piacere della scrittura, essere letti e apprezzati è il carburante necessario per continuare. Altrimenti il "ma chi me lo fa fare?" scatta automaticamente!

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  2. Ma bella dritta che mi fornisci *__* Tanto perché non ho mai idee sulle prossime letture XD Annoto, eccome!
    Girola evidentemente è uno Scrittore, e altro non può fare ;) (in riferimento al "chi glielo fa fare").

    P.S.: oh che agio commentare senza quella finestra dannata *__* Si può dire dannata? ^_^

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  3. Wow, articolone, devo dire che mi hai messo una bella curiosità. Tutto da scoprire questo scrittore.

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    1. Grazie. Fidati, Alessandro è uno scrittore di qualità e se ti piace la letteratura di genere, allora sei a casa.

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