Claudio Vastano: Ragni.
Charles MacDermhott è l’ultimo superstite della città di Revel e lotta strenuamente contro i ragni giganti che hanno scalzato l’umanità dal podio di specie dominante del pianeta Terra. Le giornate dell'uomo trascorrono in completa solitudine fino all’arrivo di Lucia; la ragazzina è in fuga da Jacksonville, l’inferno terrestre presidiato da orde di aracnidi corridori. Nessuno sa da dove provengano queste creature né chi le abbia create. C'è una sola certezza: non c'è modo di arrestarne l’avanzata. Se MacDermhott sembra abituarsi alla sua nuova condizione di “cacciatore eremita”, altri individui non sono dello stesso parere. Dalle ceneri della società umana divorata dai ragni giganti iniziano a emergere nuovi e più terribili mostri. Chi sono i misteriosi uomini in nero che tiranneggiano fra le strade di una città in rovina e quali sono le loro intenzioni? Mentre una nuova progenie di incubi si appresta a invadere Revel, MacDermhott comprenderà che la più terribile delle minacce può nascondersi soltanto nei meandri più reconditi della mente umana.
Ragni non può non far ricordare Io Sono Leggenda. D'altronde, dal capolavoro di Richard Matheson, sono molti gli autori che hanno preso spunto per scrivere varianti sul tema. Non fa eccezione Sergio Vastano, che con il suo romanzo propone un'interessante mutazione alla sopravvivenza post apocalittica. Questa volta sono dei ragni giganteschi che stanno spodestando l'umanità dal ruolo d'attore principale nelle vicende del nostro pianeta. L'uomo però non ci sta ad abdicare e cerca di vendere cara la pelle. La prima cosa che colpisce è l'accuratezza delle descrizioni degli aracnidi (la laurea in Scienze Naturali di Vastano si fa valere!) che non è marcatamente accademica, ma riesce a descrivere accuratamente le varie specie di mostri senza ammorbare il lettore con inutili tecnicismi. Altra interessante peculiarità di Ragni è la caratterizzazione del protagonista. Charles MacDermhott è un misantropo che ha trovato nell'isolamento volontario l'equilibrio per la sua vita. Un uomo che ha perso l'unica persona di cui gli importasse qualcosa, la moglie, e non cerca altri sopravvissuti per unirsi nella lotta contro i ragni, per condividere le proprie paure o semplicemente per sentirsi meno solo. La solitudine, per MacDermhott, è la giusta dimensione per continuare un'esistenza che senza il suo amore non ha più senso. Se nella maggior parte dei romanzi a tema sopravvissuti, i protagonisti cercano disperatamente altre persone e la solitudine è un nemico aggiunto e un alleato di chi infesta il mondo (vampiri, zombi o alieni, sempre che qualcuno ci sia ancora in quel mondo post apocalittico) nel romanzo di Vastano la solitudine non è da combattere ma si rivela essere un prezioso alleato. Perché gli uomini quando possono esprimere il peggio di sé, non ci pensano due volte. Quelle che dovrebbero essere le vittime, inermi e prede di un'alterazione genetica inspiegabile, poco alla volta si trasformano in carnefici. Un ribaltamento di ruoli che contrappone da un lato i ragni che rispondono esclusivamente al proprio istinto di predatori, senza potersi permettere quello che invece l'uomo può fare: scegliere. E in questo caso l'uomo sceglie giustamente di non essere più vittima, ma di resistere e combattere, oltrepassa però il limite e diventa un carnefice che trova piacere nell'esserlo.
Se da un lato ci troviamo di fronte a una trama standard e quindi scevra da clamorosi colpi di scena, la scrittura di Vastano riesce a catturare l'attenzione anche del lettore più scafato che quindi avrà di che divertirsi. L'azione, unita all'interessante intreccio psicologico, rende Ragni un romanzo appagante. Se poi soffrite di aracnofobia, il brivido è assicurato.
Titolo: Ragni
Autore: Sergio Vastano
L'autore: Claudio Vastano nasce a Lucca nel 1975. Laureato in Scienze Naturali e Scienze Geologiche nel 2005, attualmente collabora con alcuni periodici e quotidiani come Il giornale dei misteri, Spirito Libero e Il Corriere di Lucca. Ha pubblicato L’agghiacciante caso del gatto nella minestra con Marinari Editore, recentemente premiato con la Menzione d’onore al concorso letterario F. Kafka 2011 a Gorizia. Più di recente la FQ editore ha pubblicato il romanzo di fantascienza Micelio, giunto finalista al concorso Urania della Mondadori.
Ragni non può non far ricordare Io Sono Leggenda. D'altronde, dal capolavoro di Richard Matheson, sono molti gli autori che hanno preso spunto per scrivere varianti sul tema. Non fa eccezione Sergio Vastano, che con il suo romanzo propone un'interessante mutazione alla sopravvivenza post apocalittica. Questa volta sono dei ragni giganteschi che stanno spodestando l'umanità dal ruolo d'attore principale nelle vicende del nostro pianeta. L'uomo però non ci sta ad abdicare e cerca di vendere cara la pelle. La prima cosa che colpisce è l'accuratezza delle descrizioni degli aracnidi (la laurea in Scienze Naturali di Vastano si fa valere!) che non è marcatamente accademica, ma riesce a descrivere accuratamente le varie specie di mostri senza ammorbare il lettore con inutili tecnicismi. Altra interessante peculiarità di Ragni è la caratterizzazione del protagonista. Charles MacDermhott è un misantropo che ha trovato nell'isolamento volontario l'equilibrio per la sua vita. Un uomo che ha perso l'unica persona di cui gli importasse qualcosa, la moglie, e non cerca altri sopravvissuti per unirsi nella lotta contro i ragni, per condividere le proprie paure o semplicemente per sentirsi meno solo. La solitudine, per MacDermhott, è la giusta dimensione per continuare un'esistenza che senza il suo amore non ha più senso. Se nella maggior parte dei romanzi a tema sopravvissuti, i protagonisti cercano disperatamente altre persone e la solitudine è un nemico aggiunto e un alleato di chi infesta il mondo (vampiri, zombi o alieni, sempre che qualcuno ci sia ancora in quel mondo post apocalittico) nel romanzo di Vastano la solitudine non è da combattere ma si rivela essere un prezioso alleato. Perché gli uomini quando possono esprimere il peggio di sé, non ci pensano due volte. Quelle che dovrebbero essere le vittime, inermi e prede di un'alterazione genetica inspiegabile, poco alla volta si trasformano in carnefici. Un ribaltamento di ruoli che contrappone da un lato i ragni che rispondono esclusivamente al proprio istinto di predatori, senza potersi permettere quello che invece l'uomo può fare: scegliere. E in questo caso l'uomo sceglie giustamente di non essere più vittima, ma di resistere e combattere, oltrepassa però il limite e diventa un carnefice che trova piacere nell'esserlo.
Se da un lato ci troviamo di fronte a una trama standard e quindi scevra da clamorosi colpi di scena, la scrittura di Vastano riesce a catturare l'attenzione anche del lettore più scafato che quindi avrà di che divertirsi. L'azione, unita all'interessante intreccio psicologico, rende Ragni un romanzo appagante. Se poi soffrite di aracnofobia, il brivido è assicurato.
Titolo: Ragni
Autore: Sergio Vastano
Genere: Horror
Casa editrice: Dunwich
Anno di pubblicazione: 2016
Ebook
Pagine: 175
Edizione Cartacea pubblicata nel 2013
Edizione Cartacea pubblicata nel 2013
L'autore: Claudio Vastano nasce a Lucca nel 1975. Laureato in Scienze Naturali e Scienze Geologiche nel 2005, attualmente collabora con alcuni periodici e quotidiani come Il giornale dei misteri, Spirito Libero e Il Corriere di Lucca. Ha pubblicato L’agghiacciante caso del gatto nella minestra con Marinari Editore, recentemente premiato con la Menzione d’onore al concorso letterario F. Kafka 2011 a Gorizia. Più di recente la FQ editore ha pubblicato il romanzo di fantascienza Micelio, giunto finalista al concorso Urania della Mondadori.
Ne ho parlato anche io a suo tempo, un piacevole romanzo, niente di trascendentale ma una buona lettura.
RispondiEliminaLetto solo in questi giorni perché ho recuperato la versione ebook e mi ha divertito. Lo definirei, con tutto il rispetto, un horror "da spiaggia" per rendere l'idea.
EliminaOgni tanto ci vogliono pure letture "da spiaggia", il che non significa appunto che non abbiano un loro perché. Non sono un'appassionata del genere "sopravvissuti", nemmeno in riferimento al cinema :P sarà che spero nel meteorite risolutore XD
EliminaIl meteorite risolutore... misantropia livello master, eh? :)
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