Sull'Invasione delle Panchine Giganti e Altre Amenità.

L'altro giorno si parlava tra blogger, quindi tra gente frustrata, invidiosa e astiosa, di come negli ultimi anni si stia perdendo il concetto di bellezza. Di come le dimensioni, le luci e i colori si siano sostituiti al concetto di linearità e di armonia. Abbiamo notato che ultimamente le cosiddette installazioni artistiche, tendono ad avere grandi e inquietanti dimensioni, tali da essere notate anche a chilometri di distanza.
Hanno iniziato le cosiddette Big Bench, le panchine giganti che poco alla volta stanno conquistando il Piemonte e la Liguria. Si tratta di normalissime panchine di colore rosso ma di grandi dimensioni e installate in luoghi panoramici. La loro funzione, secondo l'intento dell'artista, sarebbe quella di dare a chi vi siede la prospettiva di un bambino in modo da essere nuovamente capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio.
E dipingerla di verde?
Il risultato però è un altro: una serie di brutture rossastre piazzate in luoghi che non hanno bisogno di un nuovo sguardo perché quello che già offrono è pura meraviglia. E se non sei più capace a meravigliarti di fronte agli stupendi panorami che la natura può offrire anche senza salire su una panca gigante, allora hai dei problemi. Inoltre quando piazzi una roba, ehm, installazione artistica simile, in un paesaggio che ha determinati colori e linee, il rischio di deturparlo è molto alto. Il termine tecnico è pugno nell'occhio.
Il concetto di bello, si sa, è soggettivo e scopo dell'arte è colpire, emozionare, far parlare. Ed effettivamente non si può non rimanere a bocca aperta di fronte a opere come la famigerata Illuminata di Cuneo, che fortunatamente è temporanea anche se a cadenza annuale:
Non è Las Vegas è Cuneo
Rimanendo a Cuneo, c'è Piazza Galimberti. Una piazza che adoro per la sua sobrietà, per le sue linee e soprattutto per lo spazio. Una piazza in cui si respira e quando il cielo è terso l'armonia è completa.
Formalmente ineccepibile
Poi, un bel giorno, ci trovi parcheggiata l'auto di Godzilla. E, notate le dimensioni, non è che ti puoi lamentare, puoi solo sperare che finisca in fretta le commissioni e si levi di torno. D'altronde non è che a Godzilla puoi dire più di tanto.
Godzilla is in town!
Va bè si tratta pur sempre di roba passeggera. Quello che però non passa sono le brutture architettoniche spacciate per arte e modelli di design. Nelle Langhe, patrimonio dell'Unesco, si possono trovare anche opere come questa:
Ceci n'est pas une cave
Eh, no! Non sono i pacchi che Godzilla deve caricare sulla sua utilitaria. Si tratta di una Cantina che produce, tra gli altri, un vinello che si chiama Barolo...

Se poi mettiamo da parte l'arte e diamo un'occhiata alle opere che il progresso rende necessarie (è così che dicono da queste parti) in Piemonte siamo bravissimi a sventrare intere montagne per costruire trampolini da sci da usare un mese e poi lasciar marcire e ospedali, in luoghi che ti fanno chiedere: ma con l'interna pianura padana a disposizione proprio lì devono costruire un ospedale?
Certo che 'sto paesello là in cima è proprio inguardabile!
Vogliamo parlare della rinnovata skyline di Torino? No, non vogliamo.
La Mole Antonelliana è vetusta, io la tirerei giù.
Mi fermo qui. Ribadisco la mia impressione e quella di alcuni miei sodali: il concetto di bellezza si sta atrofizzando. Confondiamo il grande, il vistoso e l'ingombrante con il bello e teniamo più conto della contestualizzazione. Se qualcosa luccica non è detto che abbia valore.
Perché io, livoroso e invidioso blogger che si occupa principalmente di fesserie come la letteratura di genere e la musica, mi metto a pontificare sull'arte? Perché forse sono un po' preoccupato di come si stanno riducendo i luoghi in cui vivo e che amo? O forse perché temo di essere io ad avere qualche problema, dal momento che queste opere, che mi fanno venire i brividi, piacciono alla maggior parte della gente?
O forse, più semplicemente, perché in questo blog si parla sovente di horror?

Post Scriptum.
Questo era un post (anche) ironico, se qualcuno si è offeso mi dispiace. Siate magnanimi con un povero blogger frustrato; cercate di non offendervi e fatevi una bella risata che fa anche bene.
Le fotografie sono state prese dall'internetto. Se qualcuno rivendica dei diritti, lo comunichi e provvederò in merito.

Commenti

  1. Nulla da eccepire. Condivido parola per parola.

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  2. Novantasette minuti di applausi! Applausi da parte di un altro povero blogger frustrato ma comunque pur sempre applausi. ;)

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    1. Grazie, Nick! La solidarietà tra frustrati è sempre ben accetta!

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  3. Qui da me abbiamo scavi da anni... buttati giù pini secolari, piazza centrale distrutta, si pensa al nuovo waterfront... per il resto, mancano perfino i bagni pubblici, la circolazione è folle, il centro è pressoché deceduto post anni '90, ma adesso abbiamo le navi da crociera che depositano poveri turisti ignari di essere approdati nella valle della morte. Lungimiranza, si chiama. Attendo le panchine per nuove visuali...

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    1. Io adoro la Liguria! Però ci vengo raramente perché purtroppo è un po' impossibile da visitare, tra prezzi, traffico e logistica varia è un po' un delirio. Ci ho provato anche in treno ma sommando il disastro delle ferrovie Piemontesi con le vostre, sinceramente preferisco vivere... E poi, vedere tanta bellezza stuprata in certe maniere mi fa star male. Non è il vostro "governatore" che ha detto che non ci sono abbastanza parcheggi?

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  4. Tra l'altro un paio di panchine le hanno piazzate a una decina di metri da casa mia e quel che aggiunge danno è il via vai di visitatori in vena di selfie sopra all' installazione

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    1. Ah se poi ci mettiamo la "civiltà" dei turisti siamo belli panati! A immaginare il tuo bel panorama deturpato da un obbrobrio simile, condito da truppe di selfomani motorizzati e caciaroni, mi prende davvero male.

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    2. Va ancora bene che è un bricco non conosciuto dai più... Per ora

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    3. Allora non pubblicizziamo troppo la cosa. :-)

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  5. Ho avuto la fortuna di non aver ancora visto le panchine giganti rosse. Ma so che prima o poi mi toccherà... Pazienza, avrò - come sempre - modi per consolarmi, anche se temporaneamente - dalle brutture del mondo.
    Per il resto, concordo con quanto hai scritto, anche con le virgole, ma tranne le scuse a chi si è offeso: se uno ha gusti di merda si vergogni lui/lei. No?
    Ti seguo sempre anche se commento poco e colgo l'occasione per farti i complimenti. Non solo per questo scritto, ma in generale per il blog :)

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    1. Grazie per i complimenti! Fanno sempre piacere e da queste parti ne siamo ghiotti. :-)
      Purtroppo il mondo è pieno di brutture e, come se non bastasse, più una cosa è brutta più sembra piacere. Inizio a pensare d'essere io quello che ha qualche problema.
      Effettivamente non avevo mai pensato ai gusti di merda in questi termini e devo dire che hai pienamente ragione.

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