Surviving Sanremo 2017 #2.
Il Nazionalpopolare non è il vostro pane? La Mannoia vi annoia e alla voce di Giusy Ferreri preferite le unghie sulla lavagna? Non disperate. Per trascorrere indenni le serate sanremesi, Silverfish Imperetrix vi viene incontro proponendovi degli ascolti pop rock ideali per un detox spirituale.
Television: Marquee Moon.
Altro grande gruppo ahimè troppo sottovalutato e dalla breve vita, autore di una delle pietre miliari del rock: Marquee Moon. In questi giorni è il suo compleanno: quarant'anni portati alla grande. Lo ascolto raramente ma ogni volta è una goduria. Specialmente dopo due ore di Festival e in questo caso è il Nivana.
Badly Drawn Boy: About A Boy.
Damon Gough scrive la colonna sonora del film omonimo che ha come protagonista Hugh Grant e tira fuori dal cilindro un album pop che si avvicina alla perfezione. Stranamente ignorato da pubblico e critica sordi di fronte a canzoni come Something to Talk About e Silent Sigh che sono piccoli capolavori. Il disco ideale dopo essersi sorbiti Sanremo perché funziona come basanite tra il pop fatto bene e l'immondizia.
Avvertenza: qui non si tratta di essere snob o radical chic. Qui si tratta di sopravvivenza, perché dopo la seconda serata ancor più soporifera della prima, anche il più valoroso e generoso degli ascoltatori libero da qualsiasi preconcetto ha bisogno d'essere disintossicato.
Perché quest'anno, a quanto pare, il Festival di Sanremo è davvero roba per gente coraggiosa e soprattutto paziente.
Television: Marquee Moon.
Altro grande gruppo ahimè troppo sottovalutato e dalla breve vita, autore di una delle pietre miliari del rock: Marquee Moon. In questi giorni è il suo compleanno: quarant'anni portati alla grande. Lo ascolto raramente ma ogni volta è una goduria. Specialmente dopo due ore di Festival e in questo caso è il Nivana.
Badly Drawn Boy: About A Boy.
Damon Gough scrive la colonna sonora del film omonimo che ha come protagonista Hugh Grant e tira fuori dal cilindro un album pop che si avvicina alla perfezione. Stranamente ignorato da pubblico e critica sordi di fronte a canzoni come Something to Talk About e Silent Sigh che sono piccoli capolavori. Il disco ideale dopo essersi sorbiti Sanremo perché funziona come basanite tra il pop fatto bene e l'immondizia.
Avvertenza: qui non si tratta di essere snob o radical chic. Qui si tratta di sopravvivenza, perché dopo la seconda serata ancor più soporifera della prima, anche il più valoroso e generoso degli ascoltatori libero da qualsiasi preconcetto ha bisogno d'essere disintossicato.
Perché quest'anno, a quanto pare, il Festival di Sanremo è davvero roba per gente coraggiosa e soprattutto paziente.
"About a Boy" è stato un film carino, uno degli ultimi decenti interpretati da Hugh Grant (senza scordarsi il ragazzino futuro protagonista della serie di Channel Four "Skins") ed anche la colonna sonora non era male.
RispondiEliminaMa quanto era bella Skins, Nick!
EliminaNon sono un fan di Grant che, a pelle, mi sta pure antipatico, ma effettivamente il film era carino.
Vabbè... Marquee Moon è uno dei dischi mitici della storia della musica, lo ho, è usurato e va ascoltato, basta.
RispondiEliminaL'altra roba, a sorpresa ti dirò che l'ho ascoltata ed è perfino caruccia > leggera e divertente. E se lo dico io che ascolto musica al pari della Corazzata Potëmkin...
Si può mettere un link a youtube? Cioè... è Marquee Moon <3
https://www.youtube.com/watch?v=jlbunmCbTBA
About a boy è quello che io ritengo un pop fatto bene. Non è che possiamo sempre stare ad ascoltare i Sunn O))) o gli Einstürzende Neubauten :-)
EliminaCerto che si può mettere il link, non ho l'abitudine di metterli nei post perché sono pigro, hai fatto bene a metterlo.