Musiche Belle del 2018 #1.

Signore e signori, vi ringrazio per avermi seguito fino a qui.
Questi sono i vincitori. So che molti storceranno il naso e non gradiranno, altri approveranno e altri ancora non sanno nemmeno chi siano i Ghost. Tranquilli, a breve conquisteranno il mondo!

Ghost: Prequelle.
Ho sempre sostenuto, e continuo a farlo tutt'ora, che i Ghost siano i Kiss del nuovo millennio.
Come i loro antenati si nascondono (più o meno) dietro a maschere.
I loro spettacoli sono barocchi, kitsch e spruzzati di blasfemia pop. Sono controversi e fanno business, dalle magliette e i pupazzi fino ad arrivare ai sex toys.Dividono gli appassionati e la critica, chi li trova geniali e chi li bolla come spazzatura. Tutte cose già viste e più di una volta nel magico rock and roll circus.
Ma è la musica (quella che più interessa da queste parti) a dettare la formula vincente: un metal pop di pregevole fattura che ricorda le epoche gloriose in cui il coro da stadio era considerato una virtùe non declassificato a mera tamarraggine come oggi.
E' la rivincita della melodia facile e ruffiana. Il ritorno dello shock da classifica che scandalizza solo i poveri di spirito e coloro che non conoscono il concetto d'ironia.
E' solo rock and roll e ci piace dannatamente.


Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie Nick, siccome sono in ritardo per quelli natalizi, i miei auguri vanno tutti sul nuovo anno. Che sia un anno sereno!

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  2. Ottima scelta! I Ghost mi sono sempre piaciuti parecchio e anche questo album promette molto bene. Lo riascolterò con attenzione. Buon Natale!

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    1. Non è il loro migliore, l'esordio non ha epigoni, ma nel piattume generale è oro colato. Intanto aspetto la tua lista che ne ho bisogno. :)

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  3. Quest'ultimo album non riesce proprio a convincermi... Ho anche abbastanza patito il cambio di "papa", la voce di questo nuovo non mi piace (rimpiango ancora Tobias Forge, figurati!).
    Tutto ciò a parte il priumo singolo Rats, che adoro, nonostante la voce :)

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    1. Come ho scritto ad Ant, il mio preferito è il primo in cui c'era il giusto connubio tra la durezza e una melodia a tratti "malsana". Le atmosfere sulfuree di quel disco sono state abbandonate a discapito di un horror pop forse più prevedibile ma sempre, a mio parere, di gran classe. E poi che ci vuoi fare: da vecchio nostalgico ci sento dentro i miei amati BOC e quindi non sono lucido.

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