Musiche Belle del 2018 #10.


Quest'anno voglio fare uno strappo alla regola. Sebbene le classifiche di fine anno non incontrino il mio favore, questa volta ho deciso di pubblicarne qualcuna. Un po' perché a causa della solita cronica mancanza di tempo e, devo ammettere, di argomenti, il blog è in agonia da oltre un mese e un po' perché mi va di rendervi partecipi di quello che durante quest'anno mi è piaciuto di più. Così, giusto per fare due chiacchiere tra amici.
Iniziamo con la musica e iniziamo a bomba. E' proprio il caso di dirlo perché al decimo posto troviamo un vero e proprio ordigno bellico.

Septic Tank: Rotting Civilization.

Rotting Civilization sembra un disco nato vecchio e fuori tempo massimo.
Fosse uscito trent'anni fa ne staremo ancora parlando, invece è uscito nel 2018 ed è passato ingiustamente inosservato.
A qualcuno potrà sembrare figlio di quel revivalismo nostalgico che sta inquinando il modo dell'arte e forse lo è. Ma mai come oggi, Rotting Civilization potrebbe essere utile, se non addirittura necessario.
Agli anziani come me, che con questa musica ci sono cresciuti credendo che urlando dietro un microfono si potesse cambiare il mondo.
Scavalcando il pur (sempre) bello effetto nostalgia, un buon esame di coscienza sul come eravamo, come avremmo voluto diventare e cosa siamo diventati.
E servirà ai giovani che non hanno mai incontrato, per meri motivi anagrafici, quel sottobosco fatto di idee e ideali sonorizzati in modo estremo. E che purtroppo non conoscono il vero significato di una parola come underground, ora che il mondo è costantemente messo in vetrina.
Probabilmente le mie sono solo le speculazioni di un vecchio nostalgico colpito al cuore da un disco inaspettato. Ma le mie facoltà intellettive non sono ancora così necrotizzate da non riuscire a scindere le emozioni dalla logica.
Quindi ammetto con serenità che la (re)incarnazione dei Cathedral ha semplicemente partorito un ottimo disco e che il buon vecchio Lee Dorrian ha fatto di nuovo centro.
Stop.


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