Letture Belle del 2018: Cesare Sinatti - La Splendente.

L'ho fatto per i dischi, vuoi non farlo per i miei amati libri?
D'altronde, quando si fa uno strappo alla regola è bene farlo bello grosso, no?
A differenza di quella musicale, una vera e propria classifica dal numero dieci al numero uno, per la letteratura ho pensato di agire diversamente: nessuna posizione a scalare e nessun podio. Sono tutti al primo posto.
Iniziamo con il classico (è il caso di dirlo) libro su cui, di primo acchito, punteresti nulla e invece dovresti puntare tutto il gruzzolo.


"Non nascerà mortale più bello di lei" così profetizza Zeus, mutatosi nel cigno che feconda Leda; e così, con la nascita di Elena la Splendente, inizia questo romanzo che racchiude in sé tutto il cosiddetto "Ciclo Troiano". Storie che arrivano da lontano, da teogonie e miti antichissimi, che cantano il destino comune di dei e uomini per narrare una parabola funesta e accecante: il passaggio dall'età dell'oro a quella del ferro, la fine del tempo degli eroi.

Una rilettura del mito greco in chiave moderna che si sofferma più sui sentimenti e le emozioni degli eroi che sulle loro azioni. E' lontano anni luce il rischio soap opera, in favore di una (ri)visitazione originale dell'epica classica che sebbene sia più vicina al nostro presente non ne stravolge la sostanza. Forse i puristi storceranno il naso di fronte ad alcune licenze che l'autore si prende ma nel complesso queste scelte non minano la bellezza de La Splendente.
Come si dice dalle mie parti: l'Epica spacca!

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