Una Grande Moria delle Vacche.



A noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, 
c'e' stata una grande moria delle vacche 
come voi ben sapete.
    Totò






E' una mia impressione oppure i blog non stanno molto bene?
A cominciare dal mio.
Se Silverfish Imperetrix agonizza, la colpa è esclusivamente del sottoscritto.
Un po' mi dispiace ma voglio essere sincero: non così tanto come forse dovrebbe essere.
Non cerco scuse, perché di tempo da dedicargli ne avrei. Leggerei un libro oppure guarderei una serie in meno, nulla che non possa essere procrastinato.
Ma non ne ho voglia. Preferisco dedicare il mio tempo libero alla famiglia e poi alle cose che mi danno più soddisfazione.
E bloggare non mi soddisfa più.
Per scrivere un blog e farlo bene, ci vuole tempo ma soprattutto voglia. E quando metterti davanti ad una tastiera costa fatica, forse sarebbe meglio dedicarsi ad altro.
Con questo non voglio dire che il blog chiude, ma chissà quando ci sarà il prossimo post.
Forse domani, forse tra un anno, forse mai più.
E non si tratta solo della scrittura: tutta la mia attività in rete ha subito negli ultimi mesi un drastico taglio.
Un po' per scelta, perché Facebook sta diventando una fogna invivibile e seguo esclusivamente quelle pagine di comunicati stampa per tenermi aggiornato sulle uscite di cinema, musica e letteratura.
Ormai la comunicazione passa quasi esclusivamente da lì, quindi volente o nolente, mi tocca.
Seguo ancora i profili di gente dalle spalle larghe che resiste coraggiosamente alle continue ondate escrementizie (dove la trovano la voglia, non lo so) ma sono davvero pochi.
Onore a loro.

Come dissi a suo tempo, twitter non lo uso mentre Instagram resiste ancora, anche se mi sto stancando anche di lui.
Si tratta comunque di attività spot che svolgo durante i tempi morti: quando sono in coda da qualche parte, mentre sto aspettando qualcuno o quando ho un lasso di tempo breve in cui non so cosa fare.
Quasi mai succede che decida di pianificare del tempo da trascorrere sui social.
Leggo ancora i blog e l'utilità di avere un feed reader si sta rivelando essenziale per rimanere in contatto con quelli ancora in attività.
Già perché da qualche mese a questa parte, sui quasi duecento (!) blog che seguo, quasi il 10% ha chiuso definitivamente e un buon 5% ha comunicato di aver cessato l'attività a tempo indeterminato, anche se il blog ufficialmente non chiude.
A questo bisogna aggiungere il drastico calo della frequenza di pubblicazione: un anno fa avevo una media di oltre cento post al giorno, oggi arriviamo a malapena alla cinquantina.
Non lo so, ripeto, forse è solo una mia impressione ma sembra che il Blogging stia diventando come le vecchie stelle del cinema che pur di rimanere a galla, accettano ruoli in film d'infima serie oppure rimangono invischiati perennemente nel ruolo che li ha resi famosi ma che ora suscita solo compassione e anche un po' d'imbarazzo.

Personalmente mi sembra di stare vivendo un dopo sbronza. Prima euforia, il mondo è mio ed eccitazione, adesso desidero solo silenzio e tranquillità.
Sta andando tutto troppo veloce e io non riesco (e non ho voglia) di tenere il passo. Per chi, come me, ha visto praticamente nascere il web è stato come passare dal guidare la Bianchina di Fantozzi alla Dodge Charger di Dom Toretto. 
E' stato bello e a tratti esaltante, ma adesso mi basta fare un giro ogni tanto su una Ford Torino.

Commenti

  1. È un periodo che mantenere una frequentazione social è diventata una palestra di pazienza e a volte uno si dice: già la devo allenare nella vita reale e di tutti i giorni, chi me lo fa fare di dovermi mangiare il fegato anche nel web? Ti confesso che questo senso di stanchezza prende anche me sebbene, in controtendenza ho ripreso a postare qualche recensione sul mio blog. Facebook non passa giorno che mi faccia venir voglia di cancellare l'account ma è anche una delle poche vetrine che possiedo per la mia attività di scribacchino. Di certo, ho il progetto di dosare col contagocce post e interventi, distanziarmi pian piano e parlare solo dei miei libri e di quelli che mi piacciono, una cosa è certa. Tra gli amici virtuali sei uno di quelli a cui tengo davvero.

    RispondiElimina
  2. Il mio ultimo post è molto simile al tuo.
    Il blogging si sta evolvendo mischiandosi sempre più coi social.
    Per dirti, seguivo molti bookblogger che oggi trovano terreno fertile su instagram con interazioni su interazioni, mentre nei loro blog c'è il tetro lido di Plutone (cit.).
    A me come te è passata la voglia, però mi passa nel momento in cui mi avvicino alla tastiera, perché specie al mattino la mia mente elabora e sarebbe pronta a scrivere qualsiasi cosa.
    Poi accendo il computer, mi avvicina alla tastiera, e mi passa la voglia.

    RispondiElimina
  3. La mia scelta di rallentare il ritmo delle pubblicazioni nel blog è stata a lungo rimandata ma alla fine ho preso, come si dice, il toro per le corna e deciso che il 2019 doveva essere l'anno buono: uno o due post al mese e avanti così a tempo indeterminato. Quel che più mi preme dire in fin dei conti lo dico lo stesso e ho più tempo da dedicare alla vita "analogica", che è poi quella in cui ho trascorso i miei primi quaranta anni di vita.
    Ho ridimensionato di molto anche la presenza sui social e anch'io sono ogni giorno tentato di cancellarmi da alcuni, almeno come profili personali (ho anche dei profili professionali blindatissimi che mi servono sul serio), ma poi desisto. Per ora.

    RispondiElimina
  4. Non so che dire, perché -sebbene non ho i numeri del 2017/18, tra click e interazioni- io ancora mi diverto e vedo che, comunque, va.
    Ho ancora voglia, ho voglia di proporre cose particolari...
    Ma ti capisco, + vero che tanti hanno chiuso e tanti hanno rallentato.
    Ho vissuto varie ondate simili, dal 2006. Penso che una evoluzione sia dietro l'angolo.
    Quanto a te, quando torni mi trovi sicuramente.
    Ma, se per ora non ti piace più, non senti più stimoli piacevoli, è giusto metterti in pausa. Anzi, onore a te che lo hai detto :)

    Moz-

    RispondiElimina
  5. secondo me in realtà gli "altri social" stanno vincendo, sono più immediati... un blog richiede un certo impegno...

    RispondiElimina

Posta un commento