Peter Murphy: Ninth
E' da un bel po' che non si parla di musica da queste parti. Il tempo è poco e la roba da ascoltare è tanta, davvero tanta, forse troppa. Il serio problema, però, è che tra tutta la roba da ascoltare ci sono pochissime cose di cui valga la pena parlare. Il nuovo disco di Peter Murphy è una di queste. Ninth è stata una piacevole quanto inaspettata sorpresa. Diciamo la verità: la carriera solista del Padrino del Gotico non ha mai brillato particolarmente. E' stato un bravo artigiano ma non ha mai sfiorato le vette raggiunte dai Bauhaus che, da parte loro, si sono congedati con un Go Away White non certo esaltante. Continuiamo a dirci la verità? Era facile dare Peter Murphy per bollito, per un dinosauro che campa sui fasti passati. Ce ne sono tanti in circolazione, perché lui dovrebbe fare altrimenti? Invece no. Zitto zitto se ne esce con questo disco che fa riporre nel cassetto malignità e speculazioni (ma saremo pronti a riaprirlo appena passato lo stupore), chinare il...