Sophia: As We Make Our Way (Unknown Harbours).
Robin Proper-Sheppard ha un dono prezioso: è capace a scrivere canzoni con una qualità altissima e con pervia costanza. Non è mai stato un fuoco di paglia e i suoi lavori, anche quelli meno lucidi , sono dotati di melodie e di atmosfere che pochi possono permettersi. E sebbene la malinconia (e anche un po' di tristezza) sia il minimo comun denominatore delle opere dei Sophia , l'artista britannico riesce sempre a coprire le sue canzoni con un velo di serenità che non le rende emozionalmente opprimenti ma quasi catartiche. Perché, nonostante l'umore plumbeo dei suoi dischi, si esce sempre dall'ascolto con l'animo sereno e in pace. Dopo quasi sette anni di distanza dall'ultimo lavoro, There Are No Goodbyes , è da poco uscito As We Make Our Way (Unknown Harbours) che non fa altro che confermare lo stato di grazia di un artista unico. E se vi sembra che stia esagerando provate ad ascoltare The Drifter oppure Baby, Hold On. Più passa il tempo è più il rumore v...